Anche quest’anno il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le donne, data scelta nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani.
Emergono a livello mondiale dati sempre più drammatici relativi alle violenze che le donne subiscono tutti i giorni. L’Italia, purtroppo, non si discosta da questa dinamica in crescita: i dati Istat mostrano che il 31.5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Negli ultimi due anni di pandemia sui reati relativi alla violenza di genere hanno pesato la condizione di solitudine ed emarginazione che ha colpito soprattutto le donne, che nei periodi di lockdown ha significato l’impossibilità materiale di denunciare gli abusi subiti ma che in maniera più sottile le ha penalizzate con carichi di lavoro in ambito familiare e lavorativo difficilmente conciliabili.
Gli interventi governativi non sono sufficienti ad arginare questo fenomeno, la cui diretta conseguenza sono spesso e soprattutto le persistenti disuguaglianze tra uomo e donna: oggi le donne sono più povere, più precarie e spesso più disoccupate (la quasi totalità dei posti di lavoro persi durante la pandemia riguarda le donne).
A ciò si sommano le molestie nel mondo lavorativo: offese verbali, fisiche e telematiche, oltre che ricatti sessuali, comportamenti volti a umiliare, sminuire, controllare e intimidire.
È importante, allora, creare consapevolezza, per innescare un cambiamento culturale che affermi il diritto alla libertà e all’autodeterminazione.
A tal proposito, tra le tante iniziative in tutta Italia della Cgil, segnaliamo quella promossa dal Coordinamento Donne Milano e Lombardia, che propone un approfondimento per far uscire le molestie sessuali dai luoghi di lavoro e dalla nostra vita: l’iniziativa “#SMOLESTIAMO – libere e liberi sul lavoro”, che si terrà mercoledì 24 novembre 2021 presso la Camera del Lavoro di Milano. Una giornata di informazione, riflessione, discussione, idee e buone pratiche, che ha come logo una spirale.
Il simbolo scelto ha un triplice significato. È la spirale del molestatore, che progressivamente avvelena gli spazi che gli stanno attorno e la vita delle persone che lo circondano. È la spirale del molestato, la cui vita viene trascinata nel malessere e nel senso di inadeguatezza. Infine, è la rappresentazione grafica del difficile percorso da seguire per liberarsi dalle molestie e da chi le perpetua.
Sensibilizzare, informare, formare sono i primi passi da compiere affinché, con l’impegno di tutti, si riesca ad abolire lo stato di cose presente.
Il Direttivo Fisac CGIL Deutsche Bank
Eleonora Bovero – Durogati Claudia – Lara Ilenia Longoni – Elena Tanzi – Silvia Tombolato Ferruccio Bernardi – Marco Cataldo – Enrico Cerato – Roberto Girardi – Rosario Salzano – Luigi Santosuosso