Voucher alternativo al congedo parentale

È stata introdotta in via sperimentale, per il triennio 2013 – 2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, voucher per il pagamento di servizi di baby sitting, o un contributo per il pagamento degli asili nido pubblici o privati accreditati, dell’importo di € 300 mensili1 da utilizzare negli 11 mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di 6 mesi.

Le richieste saranno accolte solo nell’ambito del limite di spesa di 20 milioni di euro annui.

Il contributo può essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale (purché ne residuino 1 o più mesi interi).

Al beneficio possono accedere2

–  le madri lavoratrici di bambini già nati (o nel caso di adozioni o affidamenti, di bambini già entrati in famiglia o in Italia, nel caso di adozioni internazionali);

–  le gestanti con data presunta del parto fissata entro i 4 mesi successivi alla scadenza del bando per la presentazione della domanda (v. oltre).

Il diritto è riconosciuto per singolo figlio (pertanto, in caso di più figli, può essere presentata una domanda per ciascuno).

Il beneficio è previsto per mesi interi e per un periodo massimo di 6 mesi e comporta la rinuncia al congedo parentale per un numero di mesi (sempre interi) pari alla durata del beneficio richiesto.

Il contributo per il pagamento degli asili nido pubblici o privati accreditati (inclusi in un apposito elenco che sarà pubblicato sul sito dell’INPS) verrà erogato direttamente alla struttura prescelta.

Il contributo per i servizi di baby sitting sarà invece riconosciuto attraverso il sistema dei buoni lavoro (voucher) consegnati alla lavoratrice presso la sede INPS territorialmente competente, utilizzabili per il pagamento della baby sitter (che potrà riscuoterne il corrispettivo presso qualsiasi ufficio postale).

Per accedere al contributo (nell’una o nell’altra forma), le lavoratrici successivamente alla pubblicazione del bando da parte dell’INPS (ad oggi non disponibile) dovranno presentare domanda all’INPS, che redigerà una graduatoria delle lavoratrici ammesse al beneficio in base alle risorse disponibili.

La domanda dovrà essere presentata in via esclusivamente telematica mediante “PIN dispositivo” dell’INPS (in breve, il percorso sul sito www.inps.it sarà il seguente: Al servizio del cittadino – Autenticazione con PIN => Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito => Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia).

In sede di domanda la lavoratrice richiedente dovrà dichiarare di aver presentato la dichiarazione ISEE valida.

La graduatoria sarà redatta dando priorità ai nuclei familiari con ISEE di valore inferiore e, a parità di ISEE, secondo l’ordine di presentazione della domanda, e pubblicata sul sito www.inps.it entro 15 giorni dalla scadenza del bando.

In attesa che il bando sia emanato, consigliamo pertanto alle lavoratrici interessate di dotarsi di PIN dispositivo e del modello ISEE necessari.

Torneremo sull’argomento appena saranno disponibili ulteriori informazioni: nel frattempo rinviamo per maggiori approfondimenti alla circolare INPS numero 48 del 28.03.2013.

12 aprile 2013 FISAC CGIL Alessandria

comunicato congedo obbligatorio facoltativo padre

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