AREA VASTA CATANZARO CROTONE VIBO VALENTIA |
La FISAC CGIL e la CGIL AREA VASTA CATANZARO CROTONE VIBO VALENTIA esprimono il proprio dissenso rispetto alla notizia della scelta programmata da parte dell’Istituto di Credito BPER BANCA di voler trasferire la Direzione Territoriale Regionale attualmente sita nel Comune di Crotone nella città di Reggio Calabria.
Pur non dovendo entrare nel merito delle scelte strategiche commerciali che le banche attuano per efficientare i loro processi, non intendiamo esimerci dal dichiarare la preoccupazione e l’amarezza per l’ulteriore abbandono del territorio crotonese già oggetto nel tempo della desertificazione industriale con i conseguenti impatti negativi in termini occupazionali.
Non abbiamo notizie e non paventiamo ipotesi di eventuali chiusure sulla Città di Crotone di presidi specialistici da parte dell’Istituto di Credito BPER BANCA che comporterebbero perdite di ruoli professionali acquisiti nel tempo dalla storica Banca Popolare di Crotone che ha rappresentato un fiore all’occhiello per l’intero territorio della Regione Calabria.
La Fisac Cgil Area Vasta sovraintenderà sulle scelte future del management dell’Istituto per garantire l’assenza di ulteriori disagi alle lavoratrici e lavoratori in termini di mobilità territoriale del personale e svilimento dei percorsi professionali.
LE SEGRETERIE
FISAC CGIL AREA VASTA CZ KR VV CGIL AREA VASTA CZ KR VV
Da La Gazzetta del Sud del 10/11/2021
Levata di scudi per lo spostamento della sede territoriale dell’Istituto di credito
Direzione della Bper a Reggio, scippo alla città
I sindacati di categoria e l’esponente dell’Udc Flora Sculco contestano la decisione
CROTONE
La notizia dello spostamento della direzione territoriale regionale della Bper Banca da Crotone a Reggio Calabria ha messo in allarme sia il mondo dei sindacati che quello della politica crotonese. La preoccupazione generale riguarda l’ennesima azione che priva il territorio di uffici di controllo e amministrazione a danno sia della classe dei lavoratori che della già fragile economia.
“Pur non dovendo entrare nel merito delle scelte strategiche commerciali – sono le parole delle segreteria generali di Fisac Cgil e dell’area vasta di Crotone, Catanzaro e Vibo Cgil – che le banche attuano per efficentare i loro processi, non intendiamo esimerci dal dichiarare la preoccupazione e l’amarezza per l’ulteriore abbandono del territorio crotonese già oggetto nel tempo delle desertificazione industriale con i conseguenti impatti negativi in termini occupazionali.”
Nei giorni scorsi anche la Cisl aveva manifestato il proprio dissenso nei confronti di questa scelta strategica della banca che senza dubbio va nella direzione di spostare gli uffici direzionali in una piazza più grande, ma dall’altra penalizza un territorio che ha dato tanto alla storia della Banca per il Mezzogiorno.” Non abbiamo notizie e non paventiamo ipotesi di eventuali chiusure sulla città di Crotone di presidi specialistici da parte dell’Istituto di Credito Bper Banca – scrivono ancora i sindacati – che comporterebbero perdite di ruoli professionali acquisiti nel tempo dalla storica Banca Popolare di Crotone che ha rappresentato un fiore all’occhiello per l’intero territorio della Regione Calabria”.
Tuttavia la Cgil avverte: “La Fisac Cgil Area Vasta sovraintenderà sulle scelte future del management dell’Istituto per garantire l’assenza di ulteriori disagi alle lavoratrici e lavoratori”.
“Ridurre il rapporto tra banca e territorio – ha invece dichiarato l’ex consigliera regionale Flora Sculco – soprattutto quando si parla della Banca Popolare di Crotone che nasce, cresce e si sviluppa nella città e nel territorio della provincia pitagorica, ridurlo ad una semplice colonna di calcolo in cui inserire freddi dati significa mortificare una storia che in taluni casi si trasforma in tradizione”. Amara la conclusione della Sculco: “siamo di fronte ad un vero e proprio scippo, l’ennesimo , ai danni di Crotone”.