Il costo del rischio aumenta, -42,9% l’utile di Bnl

Il costo del rischio pesa su Bnl banca commerciale. La controllata di Bnp Paribas ha chiuso il primo trimestre con un utile ante imposte pari a 84 milioni di euro, in calo del 42,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La riduzione è legata all’aumento del costo del rischio in un contesto di recessione. 

Sotto il profilo commerciale, Bnl ha registrato un aumento del 9,6% dei depositi e un calo del 2,5% degli impieghi, anche a causa di un rallentamento della domanda. Il margine di intermediazione è cresciuto dello 0,9% a 823 milioni di euro. Il margine d’interesse è invece arretrato leggermente (-0,4%) a causa della diminuzione dei volumi di impieghi. Le commissioni sono salite del 3,3% per la buona performance della raccolta indiretta e nonostante il calo dell’erogazione di nuovi prestiti e degli effetti dei cambiamenti normativi. 

Grazie alle misure di riduzione dei costi, in particolare informatici e immobiliari, i costi operativi sono diminuiti dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2012 a 438 milioni di euro. Ciò ha consentito a Bnl di conseguire un nuovo miglioramento del rapporto cost/income, che si è ridotto di 1,3 punti al 53,2%. 

Il risultato lordo di gestione è cresciuto del 3,8% a 385 milioni di euro, a fronte di un costo del rischio aumentato del 35,2% rispetto al primo trimestre 2012 e del 4,6% rispetto al quarto trimestre 2012, a 145 punti base rispetto agli impieghi a clientela.

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