PROCEDURA AZIENDALE POSIZIONE PENSIONISTICA
Anche per la presentazione della Domanda Irrevocabile di accesso al Fondo esodi occorre provvedere a caricare il proprio Estratto Conto Contributivo (in formato xml). Per facilitare i colleghi di seguito riepiloghiamo la procedura per scaricare il documento dal sito INPS ed il percorso per per caricare il documento nella procedura HR Access:
- Dal sito Inps, effettuare l’accesso alla sezione MyInps con Spid (in alto a destra “entra in MyInps”).
- Digitare nella stringa in alto a destra: “Servizi per il cittadino”.
- Nella pagina successiva digitare nella stringa di ricerca “Estratto conto contributivo”.
- La pagina successiva propone diversi servizi per la ricerca, bisogna cliccare su “accedi” nella prima casella a sinistra denominata “estratto conto contributivo/visualizzazione dei contributi versati dal cittadino”.
- La pagina successiva espone l’estratto conto con in fondo due bottoni da cliccare per effettuare la stampa o scaricare l’e/c in formato XML che una volta salvato andrà allegato nell’apposita sezione nella procedura HR Access.
Una volta salvato su desktop andrà allegato nell’apposita sezione nella procedura HR Access. Questo il percorso:
- Intranet > Risorse Umane > applicativi > posizione pensionistica
- In fondo a sinistra cliccando su “aggiorna estratto conto”, la procedura consente di allegare il file XLM
- Confermato l’inserimento, la procedura espone le date di maturazione del requisito (data maturazione pensione vecchiaia, data pensione anticipata, e la stima mensile lorda delle pensioni)
ATTENZIONE: al momento del caricamento del file in procedura HR le date di pensionamento potrebbero non risultare coincidenti con quanto risulta dal sito INPS o con il calcolo effettuato dal Patronato INCA. Questo può succedere perché il programma aziendale non replica esattamente i calcoli INPS. Sono questi ultimi, che consigliamo sempre di verificare con l’ausilio del PATRONATO INCA CGIL, che individuano la data corretta di inizio della prestazione pensionistica.
GREEN PASS – CHIARIMENTI e MANCANZA STRUMENTI AZIENDALI
L’azienda ha comunicato a tutti i colleghi che risultano già “INCARICATI ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA” di provvedere al controllo dei Green Pass.
Tuttavia l’incarico, seppure determinato sulla base delle previsioni di legge, è sembrato affrettato e approssimativo. In particolare, secondo il parere degli RLS, vanno meglio determinati quali sono i soggetti, fra quelli che interagiscono con la nostra azienda, soggetti alla verifica del Green Pass.
Inoltre l’azienda anche in questa occasione tende a dimenticare l’obbligo di fornire la dotazione necessaria e pertanto ha nominato come verificatori anche soggetti che non sono dotati di uno strumento aziendale per la verifica. Già in passato, in occasione dell’autenticazione a due fattori, ci è sembrato che l’azienda non cogliesse la differenza fra strumenti aziendali e strumenti personali, (per motivi di lavoro non può essere imposto l’utilizzo di un device personale) cosa che si è ripetuta anche in questa occasione.
A tal proposito gli RLS hanno scritto all’azienda chiedendo i dovuti chiarimenti sui soggetti da controllare e la strumentazione aziendale da utilizzare, evidenziando che “In attesa che l’azienda provveda alla dotazione di apposito strumento aziendale, la nomina è da ritenersi sospesa in quanto il verificatore designato è impossibilitato in tale controllo.”
Sempre a proposito di Green Pass segnaliamo la pubblicazione da parte del Governo di numerose FAQ a cui rimandiamo con i link di seguito:
https://www.dgc.gov.it/web/faq.html
https://www.governo.it/it/articolo/green-pass-faq-sui-dpcm-firmati-dal-presidente-draghi/18223
Una ultima raccomandazione, nel rilevare la validità del green pass non raccogliamo alcun dato personale, inclusa la validità dello stesso, la normativa sulla privacy è particolarmente stringente su questo.
OLTRE IL GREEN PASS
Dobbiamo poi ricordare che i clienti, che spesso si trattengono ai nostri sportelli per operatività che obbligano ad una permanenza che va oltre i 15 minuti (ad esempio consulenza su mutuo, finanziamenti e/o apertura rapporti) che è il tempo individuato ai fini del tracciamento, non sono soggetti all’obbligo di verifica di Green Pass e restano quindi potenzialmente più esposti alla trasmissione del virus.
Per questo è importante non spostare tutte le attenzioni esclusivamente sul discorso del Green Pass ma ricordarci di mantenere i presidi igienici che abbiamo ottenuto nei mesi precedenti a tutela della nostra salute (plexiglass, mascherine …) e continuare a praticare il distanziamento così come previsto nei protocolli sulla sicurezza.
L’obbligo del Green Pass non va interpretato quale elemento per abbassare la guardia, continuiamo a esigere di indossare la mascherina (ovviamente non necessaria se da soli nella propria stanza), continuiamo a mantenere la distanza ed igienizzare le mani.
QUARANTENA EQUIPARATA ALLA MALATTIA – CONGEDI PARENTALI COVID
Con il Decreto approvato in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana sono stati raggiunti due importanti risultati che, come Organizzazioni Sindacali, sollecitavamo da tempo:
- EQUIPARAZIONE DELLA QUARANTENA ALLA MALATTIA
- FINANZIAMENTO CONGEDI PARENTALI COVID
Lo scorso 6 agosto l’INPS aveva emesso una circolare per rendere di dominio pubblico che aveva esaurito le risorse che consentivano di coprire la quarantena equiparandola alla malattia. Come avevamo denunciato questo avrebbe compromesso gli sforzi fatti per il contenimento del Covid.
Con il decreto sono stati stanziati 800 milioni di euro consentendo di mantenere l’equiparazione.
Inoltre sono stati rifinanziati i congedi parentali al 50% per i genitori di minori di 14 anni in isolamento o che usufruiscono della didattica a distanza, qualora i genitori non possano usufruire dello Smart Working.
Si resta in attesa della pubblicazione del Decreto Legge e delle relative disposizioni INPS per le specifiche in proposito.