ISP: Trimestrale Pistoia: azienda (in) sostenibile?

IL 29 settembre si è svolto l’incontro trimestrale tra OO.SS Area Pistoia e Lucchesia ed i rappresentanti aziendali.

A fronte agli ottimi risultati di Direzione Regionale (di cui però abbiamo ricevuto solo dati approssimativi specifici dell’Area) abbiamo denunciato il clima sempre più deteriorato della rete commerciale, con pressioni commerciali fuori controllo, budget sempre più pressanti e organici sempre più ridotti per le uscite per esodo e creazione dei distaccamenti FOL.
L’Azienda si è limitata a derubricare i comportamenti scorretti della filiera commerciale a singoli episodi, su cui assume l’impegno a intervenire. Peccato però che le segnalazioni sui singoli diano risultati limitati nel tempo e, soprattutto, non sanino il clima complessivo ormai avvelenato da ossessive richieste di risultati – ormai neanche più giornaliere ma talvolta anche orarie – incomprensibili e ingiustificabili.
Se la metà delle segnalazioni alla casella “Iosegnalo” proviene dalla Toscana è evidente che nel nostro territorio il problema ha assunto proporzioni ormai inequivocabili.
Abbiamo ulteriormente segnalato nello specifico:
  • l’uso scorretto che viene fatto dell’altimetro e le indebite pressioni perché i colleghi lo facciano con determinati criteri;
  • la mancata chiarezza sui distaccamenti FOL in merito a orari e assegnazioni;
  • i criteri incomprensibili di portafogliazione, che vedono in capo al direttore un numero indefinito di clienti;
  • l’abbandono del presidio di accoglienza clienti, data la mancanza ormai strutturale di gestori base, che ha dato luogo in estate alla sospensione in diverse filiali del servizio di cassa alla clientela, e che comporta l’aggravio dei carichi di lavoro sugli altri gestori già oppressi dagli obiettivi commerciali;
  • la gestione degli “accorpamenti” delle filiali, che implica ulteriore mole di lavoro, aumenti esponenziali di budget e risorse assegnate insufficienti;
  • la gestione delle pratiche di mutuo, a cui l’Azienda ha risposto che, essendo in via di miglioramento (?!) non intende assegnare ulteriori risorse agli uffici di supporto;
  • la “formazione”, che, nelle condizioni date, assume i contorni della farsa.
Altro tema controverso è la concessione della pausa pranzo ridotta a chi rinnova l’orario part-time misto: l’azienda non intende concedere la riduzione della pausa pranzo se non in via eccezionale, adducendo la difficoltà di gestire orari diversi fra colleghi in condizioni di orario standard per tutte le filiali.
E’ intollerabile che un’Azienda che si fa vanto di utili di bilancio stratosferici, del proprio Codice Etico, della propria responsabilità sociale non ascolti la voce delle colleghe e dei colleghi, il vero patrimonio di questa banca, e non si assuma la responsabilità di correggere alla fonte i comportamenti e le direttive che avvelenano il clima lavorativo.
Per tutte queste criticità emerse e non risolte e a fronte delle risposte insufficienti avvieremo ogni iniziativa necessaria a rivendicare il diritto di lavorare in condizioni sostenibili.
Coordinamenti Rsa Area Pistoia e Lucchesia
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin
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