COME SI VEDE BPER, COME I CLIENTI VEDONO LE BANCHE
IL NUOVO CONCEPT DI FILIALE… È NU BABÀ! (pubblicato su BLink, 16/01/17)
Il nostro nuovo layout di filiale dopo la sosta romana marcia verso il sud e approda nella città del sole.
Dal 16 gennaio Napoli sede potrà finalmente accogliere i suoi clienti nello spazio che è stato ripensato per garantire un’esperienza ottimale di ascolto.
Accoglienza, scoperta e crescita: il progetto del nuovo modello di filiale a definito uno spazio davvero distintivo per superare le attese e sviluppare al meglio la relazione con la clientela.
Prosegue quindi il percorso che porterà diverse filiali ad adottare le nuove logiche di servizio, anche il traguardo della quarta realizzazione del nuovo modello di filiale è stato raggiunto…. a breve le prossime tappe del tour!
(Lettera al quotidiano “Il Centro”, 17/01/17)
I bancari. Modelli di professionalità di un’epoca e di un sistema che sta scomparendo sulla strada dell’azzeramento totale nella pura visione di uomo-amministratore degli altrui sacrifici, in cui il rapporto umano era parte integrante del concetto di banca. Figura umana che “ispirava fiducia” nel rapporto quotidiano, è stato posto in soffitta surclassato dalla nuova tecnologia che ha azzerato quella fusione di sentimenti da cui si sprigionava quel modello di rapporto umano nel trascrivere una distinta di versamento e altro.
Nel ricordo di quel contatto fisico, non sempre separato da un piccolo vetro che era l’emblema della solidarietà a cavallo tra il fare e la riservatezza dei contatti vocali tra l’utente e il cassiere, non si può non tornare alla memoria di quando il sapere di avere un punto di riferimento all’interno della banca era importante.
Entrare oggi all’interno di questi grandi saloni occupati dalla desertificazione fisica umana, lascia un grosso vuoto incolmabile nell’analisi oggettiva di quando l’importanza di una persona era il punto di contatto iniziale tra l’istituzione banca e la persona che aveva la necessità di quel contatto umano, sillabario, gestuale ecc..
Nel terzo millennio, questa nobile figura – dal punto di vista amministrativo – che immedesimava l’essere parte integrante del sistema banca, si è dissolta lasciando quel vuoto di ricerca visiva che tutti cercavano nella calca di riempimento all’ interno di quei grandi saloni, ricettacolo per il pubblico. Tutto si evolve. Tutto cambia nella necessità del “miglioramento” oggettivo a cui fa capo quel tipo di meccanizzazione che ha interrotto quel rapporto umano che era la base del vivere quotidiano.
Altre figure, all’interno della banca, col tempo scompariranno per fare posto alle nuove e sempre più frustranti tecnologie. Ma, i famosi cassieri-bancari rimarranno sempre nella memoria di quanti – con il loro aiuto – hanno fatto un lungo percorso di vita.
Luca Copersini,
Segretario FISAC l’Aquila