Questa volta vi proponiamo una lettura dedicata a una classica ricetta di cucina italiana, rivisitata da Nigella Lawson, non dal punto della tradizione (ingredienti e preparazione), ma dal punto di vista della traduzione.
Si pensava un tempo che casa e cucina fossero il regno delle donne. Oggi siamo circondati da chef stellati (per lo più uomini) che sono diventati food influencer e vengono osannati come pop star.
Che pesante questo linguaggio infarcito di inglesismi però: un’offesa alla nostra bella lingua italiana.
Già: il linguaggio può offendere, più o meno intenzionalmente.
Le parole sono pietre: ti possono lapidare. Le parole consentono di comunicare e rendono l’uomo e la donna animali sociali. È il linguaggio che ci distingue dal resto del regno animale. Cambiare nome a un piatto di pasta è un modo per cambiare il mondo e renderlo migliore.
Ciascuna e ciascuno di noi può e deve fare la sua parte affinché il mondo (che appartiene a tutte e a tutti) diventi migliore. Tutte e tutti con tanti piccoli passi che poi diventeranno grandi passi per tutta l’umanità.
L’8 marzo 2019 la Ditta che gestisce la mensa dell’azienda dove lavoro, Europ Assistance (Gruppo Generali) propone di festeggiare la Festa della Donna con un menù speciale che prevede tra le altre pietanze la “Pasta alla Puttanesca”(!)
Informo la RSA della quale sono responsabile che bisogna fare qualcosa.
Non eravamo tutti d’accordo però: due su quattro (S. e C., uomo e donna) sostenevano che in fondo non fosse un “problema”; A. (uomo) ed io invece sì.
Alla fine decidiamo di mandare una mail a HR in copia conoscenza alla Ditta del servizio mensa… ma “senza farne un caso politico”.
Sono io a scrivere la mail per segnalare l’accaduto: non deve succedere mai più!
Il giorno seguente vado in mensa e il cuoco mi insegue giu dalle scale e mi chiede se sono io Patrizia Casa autrice per conto della RSA della Fisac CGIL della mail sul menù dell’8 marzo. Affermativo. Mi chiede scusa. Non volevano offendere con quel piatto nel menù. Rispondo: “Lo so. Però non deve succedere MAI PIÙ”. Sorride e mi dice: “Mai più. Abbiamo cancellato dal menu quella pasta lì. La chiameremo ‘Pasta con capperi e olive’: così va bene?”. “Va benissimo. Sarà buona uguale.
Grazie”.
Penso: che bello!
E sento in sottofondo il cuoco che dice: “Grazie a lei. Per così poco”.
Patrizia Casa
RSA Fisac CGIL Gruppo Europ Assistance
Coordinamento Donne Nazionale Fisac Cgil