Tull Quadze – Tutte le Donne. In piazza il 25 settembre a Roma: la voce delle donne per prendersi cura del mondo

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TULL QUADZE E LA RIVOLUZIONE DELLA CURA

“Se le donne abbassassero le braccia, il cielo cadrebbe”
Proverbio africano

Il Coordinamento Donne Fisac CGIL Nazionale, riunito in data 13 settembre 2021, approva il percorso di mobilitazione e di condivisione avviato dall’Assemblea della Magnolia, promosso dalla Casa Internazionale delle Donne, assumendone i documenti, da Noi siamo la cura fino all’appello Tull Quadze, che lancia la manifestazione del prossimo 25 settembre a Roma.

Noi donne viviamo innanzitutto la cura come dimensione di difficoltà, in cui ci dibattiamo ogni giorno, lasciate sole dallo Stato, per la carenza dei servizi e quindi per le mancate politiche di conciliazione. Lasciate sole da compagni di vita, di lavoro e di lotta per l’assenza di condivisione dei ruoli in famiglia, nelle aziende e anche nel sindacato.

Tutti ambiti dove le disparità resistono con un’evidenza disarmante e anzi si acuiscono, come tutte sentiamo sulla nostra pelle.

Oggi però la cura irrompe sullo scenario attuale come una pratica di relazione rivoluzionaria, su cui dobbiamo puntare i riflettori per darle una luce nuova, trasformandola da destino di esclusione a strumento di liberazione.

Nel mese di marzo abbiamo posto le basi di questo ragionamento con il nostro Manifesto #diamocreditoalledonne. La pandemia ha profondamente cambiato il rapporto tra economia e salute, obbligandoci a riconoscere come senza la salute non sia perseguibile nessuna ripresa economica.

Le donne hanno giocato un ruolo essenziale per far fronte all’esplosione della pandemia, sia nelle famiglie, perché educate da sempre a prendersi cura degli altri, sia nel lavoro, perché occupate in prevalenza nelle attività di cura.

L’esperienza della pandemia impone di dare centralità politica alla cura, con questi passaggi essenziali:

⇒ Riconoscere la professionalità di queste lavoratrici con incentivi economici e percorsi professionali adeguati al servizio reso alla comunità;

⇒ Sostenere e alleggerire il carico di cura con una rete di servizi pubblici adeguata ai bisogni e gratuita (oppure a costi calmierati proporzionati alle possibilità economiche), valutando all’occorrenza il riconoscimento economico (retributivo e/o contributivo) delle attività di cura familiare e domestica.

Queste devono essere le priorità per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a seguire le altre.

Ci sentiamo in forte sintonia con le parole dell’Assemblea della Magnolia, che dichiarano: Noi siamo la cura. La cura intesa nel suo significato politico, come paradigma per orientare il cambiamento, per affermare un’altra modalità di relazione, con il mondo, con la società, con le persone, un altro modo di rapportarsi all’alterità e alla differenza.

Concordiamo: rimettere al centro la cura significa focalizzare l’attenzione sulle persone, al di fuori delle logiche esclusive di profitto, dominio e potere; significa rileggere la nostra storia a partire dai diritti che le donne hanno conquistato per sé e che hanno liberato tutti, uomini e donne.

Come donne della parte “occidentale” del mondo non possiamo pensare di liberare noi stesse senza avere cura delle donne di tutto il resto del mondo. La solidarietà alle donne afgane è innanzitutto consapevolezza che saremo libere solo quando lo saremo tutte.

La libertà delle donne è da conquistare in ogni parte del mondo: quando si tratta di discriminare la donna, tutti i paesi e tutte le religioni sono d’accordo. La religione diventa un alibi del patriarcato che opprime e prevarica.

Tragedie dolorosamente quotidiane come la violenza, le molestie, i femminicidi avvengono oramai nella totale indifferenza. Ma anche prevaricazioni più sottili condizionano le scelte di vita, nel ruolo sociale, nell’abbigliamento, ovunque, anche in occidente.

Insieme a tutta la CGIL, a fianco delle associazioni delle donne, il Coordinamento Donne Fisac CGIL Nazionale, promuove attivamente la manifestazione “Tull quadze/Tutte le donne. La voce delle donne per prendersi cura del mondo” e si considera autoconvocato in Piazza del Popolo a Roma alle ore 14 del 25 settembre 2021.

“Noi che crediamo nella libertà, non possiamo riposare fino a quando non arriva”
Ella Baker

13 settembre 2021

COORDINAMENTO DONNE FISAC CGIL NAZIONALE

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