Dopo dieci anni di calvario, tra incertezza lavorativa e tagli al costo del lavoro, affrontando dubbi della clientela, disorganizzazione interna e scelte manageriali disastrose, oggi ancora lo stillicidio dei lavoratori MPS continua: le notizie comparse sui giornali in questi giorni, legate alla trattativa di fusione, delineano uno scenario altamente rischioso per il futuro dei lavoratori MPS, oltre che profondamente lesivo della dignità di ogni singolo dipendente.
Il Governo e il MEF, nonostante le ripetute richieste, non hanno ritenuto, fino ad oggi, di aprire un dialogo con i rappresentanti dei lavoratori per confrontarsi sulle garanzie per il futuro lavorativo dei 21mila dipendenti MPS.
Gli articoli di stampa che si susseguono vedono i dipendenti del gruppo rappresentati alla stregua di agnelli sacrificali, valutati un tanto al chilo, selezionando “tagli pregiati” da quelli che rischiano di essere relegati al rango di “scarti” non desiderati.
Considerato l’ingente sforzo economico dello Stato, con l’utilizzo di danari pubblici, per gestire il processo di integrazione tra i due Istituti coinvolti nella trattativa, non è tollerabile che si pensi di colpire ancora una volta, dividendoli e separandoli, quei lavoratori che fino ad oggi hanno subito il peso di errori, impuniti, commessi da altri.
I lavoratori del gruppo MPS, dopo anni di sacrifici professionali ed economici , non meritano tutto questo. Meritano invece rispetto, meritano di essere riconosciuti e valorizzati come un unico corpo di lavoratori con la propria professionalità e capacità produttiva, tanto più se uno dei contraenti è lo Stato, che dovrebbe essere garante della dignità di tutti i lavoratori.
I dipendenti della Sardegna richiedono con forza, ancora una volta, un confronto immediato e formale tra rappresentanti dei lavoratori e Governo, in modo da formalizzare nero su bianco, in caso di incorporazione, precise garanzie per il mantenimento del perimetro aziendale, per la conservazione di posto e sedi di lavoro e per assicurare continuità lavorativa e salariale per tutti i lavoratori del gruppo MPS.
I dipendenti MPS della Sardegna sono pronti a sostenere tutte le azioni promosse dalle organizzazioni sindacali necessarie a tutelare i diritti di tutti i lavoratori coinvolti.
Nessun lavoratore, nessuna struttura, nessun territorio può essere messo da parte.
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