DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO, SEGRETARIO GENERALE FISAC CGIL
Il rincorrersi di indiscrezioni, voci e supposizioni è finito: ora è ufficiale l’apertura di un confronto tra UniCredit, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Monte dei Paschi di Siena per verificare le condizioni per l’acquisizione da parte di UniCredit di “un perimetro selezionato di MPS”.
Il Governo non ha più alibi dietro i quali trincerarsi: aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Aziendali è urgente e necessario.
Le Direzioni delle due Banche, ai loro massimi livelli, facciano altrettanto. In questo senso, non è accettabile il silenzio di UniCredit verso il Sindacato contestuale alla scelta del suo Amministratore Delegato di rivolgersi direttamente ai propri dipendenti.
La disintermediazione non ha mai portato molta fortuna a chi l’ha praticata. A maggiore ragione, in un contesto nel quale il tasso di sindacalizzazione è altissimo sia in UniCredit, sia in Monte dei Paschi.
Ancora una volta ci ripetiamo: disperdere il patrimonio rappresentato da Monte dei Paschi sarebbe un errore grave per il settore del credito e per tutto il sistema Paese.
Ci vuole una credibile soluzione di sistema che, escludendo la facile e sciagurata scorciatoia del cosiddetto “spezzatino”, salvaguardi i livelli occupazionali, metta a valore il prestigio del marchio MPS e non disperda le ottime risorse professionali esistenti.
In questo contesto, e a maggior ragione a fronte di questi sviluppi, il permanere di una presenza dello Stato appare come una soluzione necessaria e di garanzia per tutti i soggetti coinvolti.