Le dimissioni del Presidente Costa e del Vice Ambrosini seguono la forte richiesta di profondo rinnovamento espressa dalla grande Assemblea Generale di lunedì 22 al Pala Triccoli di Jesi.
Ringraziamo gli oltre 1.000 Lavoratori presenti che hanno reso storico l’evento; lì abbiamo votato a gran voce un documento che dice basta alla colpevole impasse della Governance, un documento che esprime la volontà di preservare l’Autonomia della Banca, la sua viva presenza nei Territori, la tutela dell’Occupazione presente e della capacità di generarne di Nuova, perché Noi Crediamo in Banca Marche.
L’Autonomia e tutte le sue declinazioni, soprattutto occupazionali, debbono essere punto centrale di un piano industriale dall’ampio respiro progettuale. Bisogna avviare, fin da subito, una nuova fase, di cui l’economia del territorio ha assolutamente bisogno, per poter continuare ad avere un Istituto in grado di tornare a favorire l’accesso al credito alle famiglie ed alle imprese.
Occorre che le Fondazioni si esprimano in modo congiunto, forte ed inequivocabile su tali obiettivi. A tale scopo e come annunciato durante l’assemblea, le Istituzioni debbono intervenire con tempestività e autorevolezza per incoraggiare e spronare le tre Fondazioni affinché superino l’attuale stallo, ritrovino pieno accordo per lavorare insieme in sinergia, in nome di una Autonomia della Banca che non può essere assolutamente messa in discussione.
Anche la nuova Governance dovrà sposare, con convinzione e con passione, il progetto di Banca Marche Autonoma al servizio dei Territori capace di tutelare e generare stabile e buona occupazione presente e futura.
Dircredito – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil