Deutsche Bank: incontro con l’Amministratore Delegato

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Nelle scorse settimane, abbiamo richiesto un incontro con l’Amministratore Delegato di DB S.p.A., Roberto Parazzini, per ottenere informazioni circa le prospettive aziendali, anche alla luce delle numerose voci che si stanno diffondendo da qualche tempo in Azienda. A tale proposito, va subito detto che l’AD ha affermato che non sono in progetto operazioni di cessione di sportelli ad altre banche. Ovviamente si tratta della fotografia odierna e della situazione ufficiale che l’AD ha tenuto a ribadire.

Per quanto riguarda invece i contenuti della riunione, in premessa ci sembra giusto sottolineare l’approccio maggiormente costruttivo tenuto dall’attuale AD nei confronti delle Organizzazioni Sindacali rispetto ai suoi predecessori. Ciò non rimuove i diversi punti di vista e di analisi o le inevitabili distinzioni conseguenti al fatto di essere portatori di interessi spesso differenti ma fa emergere un elemento positivo rispetto alla possibilità di pervenire a significative condivisioni.

Forse per la prima volta un Amministratore Delegato ha manifestato la disponibilità a fornire, pur se in un momento successivo, informazioni sul “Piano industriale” della Banca per i prossimi anni ed in alcuni momenti del confronto si è riusciti ad entrare, pur se con le cautele ed i limiti del caso, nel dettaglio e nel merito di molte questioni.

Venendo all’andamento economico di DB S.p.A., l’AD ha illustrato un quadro positivo che nel corso del primo semestre segna un utile lordo che si aggira intorno ai 70 milioni mentre la seconda parte dell’anno potrebbe risentire di alcuni fattori legati agli accantonamenti su rischi ma il trend in corso sembra poter interrompere i risultati negativi degli ultimi anni, in parte determinati, secondo l’AD, anche da investimenti che iniziano ad apportare i primi benefici; tra questi anzitutto il progetto Aurora che presenta ancora riconosciute difficoltà operative dovute in gran parte alla necessità di adattare progressivamente le piattaforme ed i programmi Cedacri alle esigenze di DB.

Se il quadro di insieme risulta incoraggiante, permangono tuttavia criticità che avranno effetti sulle prossime strategie organizzative. DB infatti, come altre aziende, sta rimodulando la propria attività rivolgendosi con sempre maggiore decisione ad una clientela “selezionata” per capacità e consistenza economica ed operativa (gestione patrimoni privati, specifiche Aziende Corporate, Operatori istituzionali) o per caratteristiche di spiccata redditività diffusa (credito al consumo). In questo quadro, l’Azienda sostiene che diventa sempre meno sostenibile la competizione sulla clientela “mass market” che quindi risulta poco attraente per DB, pesando anche il presidio di operazioni a basso valore come ad esempio la gestione del contante.

La Rete degli Sportelli, come abbiamo avuto modo di evidenziare anche e soprattutto in ragione di scelte aziendali, appare sostanzialmente in condizione di apportare redditività scarsa o nulla e in questa ottica DB ritiene necessario operare una revisione tanto della distribuzione sul territorio (creazione di Agenzie con un adeguato numero di addetti in luogo di svariati Sportelli con poco personale per i quali la gestione diviene difficile e l’efficacia ridotta) che dell’orientamento commerciale (possibile conversione al credito al consumo di qualche realtà). Tale rimodulazione potrebbe realizzarsi in tempi ravvicinati nell’ambito di un trend in cui l’attività svolta negli Sportelli sarà dunque diversa da oggi e con il possibile riposizionamento di parte degli organici sia sotto il profilo dei contenuti professionali che delle modalità di servizio alla clientela.

In relazione alla DG, al momento non sono in previsione interventi particolari (nemmeno sugli organici) ma continuerà la ricerca di una migliore efficienza e capacità organizzativa. Con l’inevitabile diffuso utilizzo strutturale del lavoro da remoto, l’Azienda potrebbe iniziare a ragionare sull’utilizzo degli spazi, principalmente in Bicocca, anche in funzione di eventuali cessioni od affitti a terzi di parte degli immobili (al momento non vi è comunque nulla di concreto). Rispetto al problema da noi evidenziato circa il rischio di ulteriori esternalizzazioni, l’AD, pur non escludendole a priori, ha asserito che in questa fase l’Azienda potrebbe invece anche valutare di far rientrare attività.

A seguito di specifiche sollecitazioni sindacali, Parazzini ha affermato di non poter fornire dati sulle future dimensioni degli organici e sulla “mappa” delle presenze sul territorio ma, alla luce dell’inevitabile modificarsi del modello di servizio, organizzativo e di offerta commerciale, non possono certamente venire esclusi nuovi interventi di generale ridimensionamento che, se del caso, avverranno comunque con le modalità seguite da sempre in DB e con l’obiettivo di minimizzare le ricadute sociali.

Nel corso del confronto abbiamo rinnovato il nostro rammarico per la mancata sottoscrizione di un accordo sul “Lavoro agile” ed abbiamo richiesto che il tema venga affrontato dalle Parti anche in futuro ed anche in relazione agli sviluppi attesi dalla Banca. L’AD, pur sottolineando in modo esplicito di non poter prendere alcun impegno puntuale e confermando l’attuale valutazione aziendale a proposito della sostanziale esclusione del Personale di Rete, ha ribadito l’estrema sensibilità di DB alla questione auspicando che, in divenire, possano concretizzarsi ulteriori soluzioni organizzative che contribuiscano all’estensione della possibilità di accesso al lavoro agile.

Come OO.SS. abbiamo sottolineato la necessità che il taglio dei costi non ricada costantemente sul Personale ed abbiamo sollecitato la Banca ad individuare soluzioni che consentano di salvaguardare l’occupazione e di creare condizioni operative migliori dal momento che la situazione degli organici è da tempo ai livelli di guardia, soprattutto in Rete, e non è possibile attendere ulteriormente prima di implementare interventi indispensabili in varie realtà.

Attenzione è stata da noi posta sulla necessità di una vera e coerente valorizzazione professionale e dei percorsi di carriera che non dovranno subire compressioni od eccessivi condizionamenti in ragione dell’introduzione delle nuove strutture, particolarmente in ambito commerciale (IPB). L’AD, prendendo nota di quanto rassegnato, ha asserito che i passaggi tra i vari ambiti aziendali, tanto a vantaggio dei singoli quanto di DB, non debbono trovare ostacoli organizzativi o di principio.

In conclusione, apprezzando come detto la “trasparenza” dimostrata, abbiamo comunque manifestato la nostra preoccupazione circa le future ricadute sul Personale che potranno derivare dai progetti di riposizionamento in corso od in previsione, rispetto ai quali intendiamo venire adeguatamente informati e coinvolti per poter svolgere, in modo non semplicemente formale, il nostro ruolo volto a garantire la massima tutela dei Colleghi nonché le migliori condizioni di lavoro possibili.

Milano, 2 luglio 2021

Le Segreterie di Coordinamento in Deutsche Bank
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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