LE RICHIESTE DELL’AREA PIEMONTE N.-VALLE D’AOSTA
In occasione dell’Incontro Annuale previsto dal protocollo delle Relazioni Industriali le organizzazioni sindacali dell’Area portano in evidenza una sintesi delle principali problematiche che richiedono interventi urgenti migliorativi e/o a sanatoria.
NUOVE ASSUNZIONI
Attendiamo ancora assunzioni di giovani in tutte le filiali e strutture che si trovano in ginocchio per esodi e pensionamenti e per i carichi di lavoro rivenienti dall’acquisizione di UBI e i ricollocamenti in FOL. Chiediamo che parte delle 200 assunzioni previste in anticipazione vengano inserite in quest’Area.
MODALITA’ DI GESTIONE COLLOQUI PER FOL
Abbiamo rilevato opacità nei colloqui per trasferimenti nelle FOL relative ad orari, turni, postazione di lavoro in filiale, volontarietà opzioni lavoro casa/azienda con i limiti contrattualmente previsti.
Situazione questa che si inserisce pienamente nella gestione del “Lavoro agile” con tutte le attenzioni che dovranno essere prestate a orari, turni e disconnessione, situazioni famigliari/personali, salute e sicurezza anche con riferimento all’allestimento della postazione di lavoro domestica, e al contributo aziendale per allestirla, ticket pasto, e altro ancora.
“POLITICHE” COMMERCIALI
Preoccupati per la mancata volontà aziendale di arrivare ad un accordo con le Delegazioni trattanti, rileviamo ancora una volta la pretesa di raggiungere obiettivi in gran parte fuori contesto, foriera di tensioni e stress che appesantisce il già difficile ambiente di lavoro e deteriora il clima. Unica richiesta è fare “Tutela”, contattare i clienti per vendere questo tipo di prodotti anche quando la scrivania è ricolma di altre pratiche urgenti per le quali i clienti stessi si aspettano lavorazione e riscontri, talvolta con reclami che ricadono sempre e solo sui colleghi.
Rileviamo seria demotivazione e demoralizzazione nei colleghi ormai assuefatti alla politica del “non basta mai”, gli stessi ci chiedono se “l’azienda è consapevole che con continue richieste ci fa sentire inadeguati”. Dai colleghi ci viene segnalata anche una progressiva e costante crescita delle richieste di visite con i medici competenti aziendali per situazioni di Stress Lavoro Correlato.
Il perdurare di questo grave clima – e le segnalazioni che dovessero pervenirci sul verificarsi di approcci indebiti – a questo punto non potranno che portarci verso un necessario stato di vertenzialità e di possibile agitazione.
INCORPORAZIONE UBI
Questo malessere è causato da una gestione inappropriata, responsabile di non aver fornito adeguata formazione e supporto ai colleghi ex-UBI, di aver creato portafogli spropositati, di aver scaricato sui colleghi la rabbia dei clienti per il malfunzionamento del sistema informativo e la chiusura di troppi sportelli contemporaneamente sulla stessa piazza/zona.
Con i diversi accorpamenti già avvenuti o che verranno prossimamente, spesso rileviamo la non adeguatezza degli ambienti di lavoro perspazi e numero di postazioni anche alla luce della pandemia Covid19, tuttora in corso.
ORARI DI LAVORO
La recente unilaterale decisione aziendale di togliere la rilevazione elettronica in entrata/uscita dalle proprie strutture/sedi di lavoro allunga le ombre sulle migliaia di ore di lavoro gratuito riversate nel conto economico di ISP. E aggiunge frustrazione alle già critiche condizioni di lavoro dei colleghi.
Su questo punto specifico ci riserviamo di effettuare le opportune segnalazioni alle autorità competenti dell’Ispettorato del Lavoro affinché provvedano ai controlli previsti per legge.
AGRIBUSINESS/IMPRESE/IMPACT
Anche qui portafogli spropositati non gestibili, formazione insufficiente, impianto di filiale da inventarsi, numero di addetti, specialisti legali e gestori inadeguato alle reali necessità di presidio.
Nelle filiali imprese, perrecuperare sull’operatività estero,si è pensato dispostare i pochispecialisti rimasti sul marketing. Molti addetti/gestori sono ancora staccati per direttive centrali su altra operatività.
CONTRATTI MISTI
Rileviamo criticità nella gestione delle operazioni richieste dai clienti nei giorni in cui non operano come dipendenti. I colleghi si devono rivolgere ad un altro gestore della filiale, già oberato da mille altre incombenze. Richiediamo anche la necessità di disporre di spazi per poter utilizzare le attrezzature aziendali ai fini della preparazione dell’incontro con i clienti e accogliere glistessi, come concesso in altri territori.
Da questi incontri, anche se territoriali, ci aspettiamo che ciascuno si assuma e trasmetta la propria parte di responsabilità ai livelli superiori della struttura aziendale.
Noi chiediamo la trimestrale di area e risposte concrete sui nostri territori, in assenza delle quali ci confronteremo coi colleghi sul percorso più appropriato da intraprendere.
I Coordinatori Territoriali dell’Area Piemonte Nord e Valle D’Aosta
Novara, 30 giugno 2021