“Vendita a tutti i costi”
difendiamoci insieme

Le pressioni commerciali, ma non solo. La “vendita malata”, quella a tutti i costi, in spregio di regole e limiti è un problema gravissimo, che non solo ci espone a stress intollerabile, ma anche a rischi disciplinari e patrimoniali.

Insieme possiamo capirne le ragioni, anche quelle più subdole e nascoste e per questo più pericolose. E soprattutto difenderci e riprenderci la dignità del nostro lavoro.

Ne parleremo approfonditamente e ci confronteremo con tutti voi in questi giorni e in quelli a venire. Filiale per filiale, scrivania per scrivania: insieme possiamo costruire una strategia efficace.

Stiamo assistendo a un aumento esponenziale di contestazioni disciplinari derivanti da una gestione dell’attività bancaria sempre più orientata alla vendita tout-court, in spregio delle più normali regole operative previste non solo dalla nostra Azienda, ma imposte da leggi e regolamenti dello Stato. La nostra legislazione norma rigidamente l’attività creditizia e tutela approfonditamente il risparmio: purtroppo, non sempre le funzioni commerciali e gli stessi colleghi gestori se ne rendono conto appieno.

Proviamo qui a mettere alcuni punti fermi, da ricordare.

1. La Banca NON è solo la filiale, NON esistono solo i budget, le pressioni, i Capi Area, e tutto ciò che è legato alla vendita. Esistono altre funzioni con compiti specifici, NON subordinati alla vendita, ma che passano attraverso il presidio del rischio di credito, il puntuale rispetto di leggi e regolamenti in tema di gestione del risparmio e la prevenzione delle criminalità. Il fatto che noi non abbiamo contatti diretti con i responsabili dei controlli o con l’Audit e che non riceviamo quotidianamente richieste di report, NON vuol dire che non siamo monitorati; inoltre, è a queste funzioni (e non al Capo Area) che dovremo rispondere in caso di mancato rispetto delle regole e delle procedure.
2. Rispettare scrupolosamente regolamenti e procedure NON è un tentativo di boicottare la banca e i suoi obiettivi, NON è un sotterfugio per giustificare i propri risultati: è il necessario prerequisito per svolgere i nostri compiti, senza rischiare sanzioni.
3. Il nostro compito è garantire una prestazione attiva e coscienziosa orientata alla vendita dei vari prodotti disponibili, e questo ci è richiesto. Ciò che NON può essere richiesto è di agire in violazione degli interessi dei clienti e soprattutto di leggi e regolamenti forzando delle procedure, o ignorando le disposizioni aziendali. NON C’E’ INVITO, AUTORIZZAZIONE O MINACCIA DI QUALCHE CAPO, o AUTOGIUSTIFICAZIONI del tipo “ma devo fare il budget, non c’è tempo per tutte queste procedure inutili” CHE POSSA GIUSTIFICARE QUESTO GENERE DI VIOLAZIONI di fronte alle funzioni aziendali preposte ai compiti di controllo e ispezione (di cui sopra), o addirittura di fronte alla legge dello Stato (per es. disposizioni antiriciclaggio). Ricordiamoci sempre che NESSUN nostro Capo diretto potrà difenderci in caso di contestazione imputabile al nostro operato.
4. Le Funzioni di Controllo e Ispettive NON hanno nulla a che spartire con il raggiungimento del budget, e occorre ricordare che NESSUNO E’ MAI STATO SANZIONATO PER IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI, MENTRE MOLTISSIMI COLLEGHI (sempre di più) LO SONO STATI PER NON AVER RISPETTATO LE REGOLE.
   In conclusione, dobbiamo avere sempre ben presenti i punti di cui sopra e, soprattutto NEL CASO IN CUI SI VERIFICHINO PRESSIONI DI QUALUNQUE GENERE E IN PARTICOLARE QUELLE AL PUNTO 3), CHIAMIAMO E CONFRONTIAMOCI CON IL NOSTRO SINDACALISTA. Se malgrado tutta la nostra attenzione qualcosa è “andato storto”, chiamiamo il nostro sindacalista prima di qualsiasi colloquio formale: nell’ultima pagina TROVATE L’ELENCO DEI NOSTRI SINDACALISTI, CON I LORO RIFERIMENTI. Presto vi verremo a trovare in Filiale e ne discuteremo insieme: si tratta di una questione troppo importante e delicata per poter essere trattata in una “semplice” comunicazione sindacale.