ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI GRUPPO ZURICH
23 GIUGNO 2021
ORDINE DEL GIORNO
Le lavoratrici e i lavoratori delle unità produttive di Bari, Brescia, Firenze, Genova, Modena, Napoli, Padova, Rimini, Roma, Torino, riuniti in una partecipata assemblea da remoto tenutasi il giorno 23 giugno, esprimono forte preoccupazione circa l’intenzione manifestata da Zurich di chiudere tutti gli uffici sul territorio, nonché di trasferire la propria sede di lavoro a Milano entro il 31 dicembre 2021.
Ritengono, inoltre, non accettabile il nuovo modello prospettato dall’azienda, basato sull’idea di usare il lavoro a distanza non come occasione per accrescere la produttività e per un migliore equilibrio dei tempi di vita e lavoro, ma come metodo strutturale per ridurre i costi fissi legati alla gestione delle sedi sul territorio, trasferendo, nei fatti, i costi di produzione dall’impresa ai dipendenti.
Esprimono, tra l’altro, forti timori rispetto alla desertificazione del marchio Zurich sul territorio nazionale, ritenendo la chiusura degli uffici un segnale allarmante oltreché foriero di possibili ricadute negative sulla qualità del servizio offerto nei confronti dei clienti e degli agenti e, di conseguenza, sul piano dell’immagine della Compagnia stessa.
Ritengono, inoltre, fondamentale salvaguardare, al di fuori dello stato emergenziale tutt’ora in vigore, la possibilità di poter alternare, attraverso lo strumento dello smart working e secondo il principio della volontarietà, le giornate di lavoro da remoto all’attività lavorativa in presenza all’interno delle sedi, così come previsto dalla normativa vigente in materia di lavoro agile.
Danno, pertanto, mandato alle Organizzazione Sindacali di respingere il modello organizzativo così come finora proposto e di individuare, di concerto con l’azienda, soluzioni alternative che, in un processo di ottimizzazione degli spazi e dell’organizzazione del lavoro, contemplino il mantenimento delle sedi sul territorio e la facoltà per le lavoratrici ed i lavoratori di aderire allo smart working su base volontaria.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’