FUSIONE CR CENTO: TAGLI ECONOMICI PER TUTTI
La procedura sindacale in vista della fusione tra CR Cento e Credem si è chiusa la settimana scorsa senza l’accordo in tema di armonizzazione dei trattamenti economici.
Sino all’ultimo, abbiamo registrato una distanza incolmabile tra le proposte avanzate dalla delegazione trattante (in linea con le legittime istanze dei colleghi che dal mese prossimo entreranno nel Gruppo per effetto della fusione) e il Credem.
Ci riferiamo in particolare agli assegni rivenienti dal contratto collettivo ex Acri degli anni 80 che il Credem intende azzerare ed all’abbattimento in prospettiva della contribuzione al fondo pensione, dall’attuale 3,50% all’1,50%.
“Le voci economiche di cui chiedevamo il mantenimento, avrebbero inciso per circa lo 0,1% dei costi del personale: nulla per Credem, ma un importo non trascurabile per i circa 350 dipendenti della Caricento”, si legge in un comunicato stampa dalle Segreterie Nazionali, presenti al tavolo di trattativa.
All’interno del settore Credito è ormai prassi consolidata la salvaguardia, attraverso la negoziazione, dei livelli retributivi per i lavoratori coinvolti in operazioni straordinarie, fatte salve situazioni conclamate di crisi aziendale che nulla hanno a che fare con le aziende coinvolte in questa fusione.
Come Coordinamenti di Gruppo, avevamo chiesto al Credem di cambiare l’approccio adottato in passato nel corso delle acquisizioni effettuate; in avvio della procedura sindacale di fusione abbiamo sottoscritto un accordo per la salvaguardia delle professionalità dei colleghi, oltre alla limitazione della mobilità nella fase di riorganizzazione delle filiali ex Cr Cento.
Non appena si è passati a discutere i trattamenti economici, è scattato il vecchio riflesso condizionato a cui il Credem anche stavolta non ha inteso rinunciare e che determinerà quindi pesanti tagli economici per i colleghi coinvolti nella fusione.
Saremo ovviamente al fianco delle Rappresentanze Sindacali Cr Cento, a sostegno di tutte le iniziative che saranno decise a tutela dei dipendenti coinvolti.
Reggio Emilia, 21/06/2021
Segreterie Organi di Coordinamento Gruppo Credem
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN