Antiriciclaggio: la nuova autorità UE antiriciclaggio

Dipartimento Legalità

L’Autorità antiriciclaggio Ue avrà una supervisione diretta sugli Enti transfrontalieri ad alto rischio. Infatti il Responsabile dell’Unità per i crimini finanziari della Commissione europea ha affermato che la prossima Autorità di vigilanza antiriciclaggio dell’Unione Europea dovrebbe avere una supervisione diretta su una serie di entità transfrontaliere ritenute rischiose, dichiarando, in sede di conferenza Acams Europa che leeentità a rischio dovranno essere definite da una misurazione di rischio comune determinata da una futura Autorità antiriciclaggio.

Il Supervisore dovrà avere poteri indiretti sul Settore non finanziario ed, in talune circostanze, potrà assumere la vigilanza di Entità ritenute molto rischiose e che pongono un problema per l’integrità del Sistema finanziario del mercato.

I sei pilastri del nuovo pacchetto del piano d’azione, di cui i Soggetti obbligati antiriciclaggio devono essere consapevoli prima della sua adozione il 6.7.21, sono nell’ordine:

  • rafforzamento delle regole esistenti;
  • un regolamento armonizzato da applicare a tutti gli Stati membri dell’Ue;
  • supervisione antiriciclaggio a livello dell’Ue;
  • meccanismo di coordinamento e supporto per le Unità di intelligence finanziaria;
  • applicazione della Legge e condivisione delle informazioni;
  • ruolo dell’Ue a livello globale.

L’Europa ha una delle politiche Aml più avanzate al mondo, è stato ribadito alla conferenza, il piano d’azione dello scorso anno è stato creato per spianare la strada ad una politica a livello comune con forte mandato politico del Parlamento, Consiglio e le principali parti interessate del settore finanziario .

Il Supervisore dell’Ue non sostituirà la Supervisione antiriciclaggio nazionale. Il suo unico scopo è integrare gli sforzi nazionali degli Stati membri, viene affermato, tuttavia, in risposta alla domanda se leIstituzioni finanziarie debbano finire per sostenere controlli da più Autorità di vigilanza, si afferma che la valutazione dell’Autorità di vigilanza dell’Ue sarebbe sufficiente.

Il nostro obiettivo non è quello di avere supervisori concorrenti sullo stesso Ente. Una volta che il supervisore dell’UE controlla un Ente, il ruolo delle Autorità di vigilanza nazionali termina, ma questo non significa che ci sarà una mancanza di cooperazione, ha aggiunto. Per le Unità di intelligence finanziaria che si preoccupano per l’imminente revisione, si conferma che un meccanismo dell’Ue sosterrà e coordinerà il lavoro delle Fiu per migliorare l’individuazione del riciclaggio di denaro, in particolare nei casi transfrontalieri. Il meccanismo diventerà un Forum per lo scambio di esperienze e fornirà elementi per l’analisi congiunta dei casi. Esso sarà ospitato insieme all’Autorità antiriciclaggio ha affermato, aggiungendo che verrà preso in considerazione il principio di autonomia.

Sebbene vi sia molta incertezza sull’effetto della Brexit sull’influenza della nuova Vigilanza a livello paneuropeo, ha chiarito che l’Ue lavorerà a stretto contatto con il Regno Unito attraverso il suo coinvolgimento nel Gafi, che conta quattordici Stati membri dell’Ue nel suo elenco dei membri fondatori. Il finanziamento per la nuova Autorità antiriciclaggio è ancora in discussione e dovrebbe provenire da un mix di tasse e fondi dal bilancio dell’Ue, mentre dovrebbe esseci maggiore chiarezza sull’aspetto finanziario entro la fine dell’anno.

 

 

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