FACEBOOK e gli Amici…del Giaguaro
Vi scriviamo per denunciare una nuova dilagante modalità di aprire i reclami da parte di cittadini, clienti e non: il post su Facebook nella pagina della BPER.
Ora, voi direte: un post su Facebook cosa potrà mai comportare?!?
Ebbene, il reclamo postato sul social network scatena l’inferno, IMMEDIATAMENTE!!! Appena l’utente social di turno schiaccia il tasto per inviare il messaggio, in filiale parte questa sequenza ansiogena:
- i colleghi preposti alla lettura dei messaggi mettono al corrente il loro responsabile, il responsabile di area ed altre funzioni della banca
- gli stessi colleghi dopo aver fatto questo, chiamano direttamente i lavoratori della filiale coinvolta nel reclamo per farsi dire cosa sia successo e lo vogliono sapere SUBITO!!!
- successivamente, nel giro di pochi minuti, arrivano telefonate e mail da parte di responsabili o facenti funzioni di uffici di cui spesso i colleghi, impegnati come sono nella frenetica attività quotidiana, ignorano perfino l’esistenza, per chiedere conto di quanto “denunciato” nel reclamo;
- tutto ciò avviene usando un tono quasi sempre INQUISITORIO, perché tutti partono dal presupposto che in filiale si sia operato MALE!!!
Il cliente, ma anche l’aspirante cliente, HA SEMPRE RAGIONE a prescindere o dietro il reclamo potrebbe nascondersi un Leone da Tastiera ?!?!
- in filiale i momenti successivi vengono vissuti in piena concitazione: bisogna rispondere…, ma cosa è successo?, tu ti ricordi? chi ci ha parlato? dove sono i documenti?, ma chi è quello che ha scritto? e via di seguito….
Noi riteniamo convintamente che i colleghi impegnati quotidianamente nell’espletamento delle loro funzioni svolgano il proprio lavoro con senso di responsabilità, considerando il rispetto e l’educazione la base di ogni rapporto… lavorativo e personale!!!
Riteniamo che chi già opera in condizioni “ambientali” non proprio ideali, dove i carichi di lavoro vengono resi sempre più pesanti in virtù anche di organici ridotti all’osso, in particolar modo durante i periodi di ferie, le procedure informatiche a dir poco fallaci e macchinose, le pressioni commerciali, debba essere maggiormente tutelato nel momento in cui i social network denunciano qualcosa, qualcosa che è da approfondire sicuramente ma del quale è doveroso mantenere il beneficio del dubbio… e la presunzione di innocenza fino a prova contraria.
Il clima lavorativo nelle filiali è già teso e nervoso di per se, e se comprendiamo la necessità dell’azienda di tutelare la sua immagine questa non deve andare sa discapito dei colleghi che sono la RISORSA PRIMARIA per l’azienda stessa.
Cercheremo di monitorare anche questo nuovo fenomeno invitando i colleghi a segnalare ai propri rappresentanti sindacali della FISAC CGIL queste e altre situazioni “anomale”.
Un gruppo di iscritti/e Fisac Bper-Banca