Inform@fisac settembre 2017

Footprint, in BPER il vicario non è il Vice

La riorganizzazione della rete che stiamo vivendo passa per una profonda inversione di marcia sul percorso professionale di filiale che aveva il suo culmine nella direzione. La “coppia di direzione” è una definizione che, per BPER, occorre buttarsi alle spalle. I dubbi sono però tanti. La continuità operativa che il vicario è chiamato a garantire inizia quando il direttore è “assente e/o indisponibile” e se sul concetto di assenza i dubbi sono limitati, quest’ultimi aumentano quando si tratta di indisponibilità. Le filiali Hub e le autonome medie, grandi, extra, possono avere massimo 3 vicari: 1 di tipo A e fino a 2 di tipo B. Le autonome micro e piccole massimo 2 vicari (A e B). Le Spoke un solo vicario (B).

BPER per sottolineare la differenza tra il nuovo ruolo di vicario e quello vecchio di vice interviene sulle abilitazioni. Il vicario A non è abilitato a valutare le risorse e alle delibere del credito. Il vicario B rispetto al vicario A, non ha poteri di delibera degli sconfinamenti e ha poteri di firma limitati. In tal modo il concetto di sostituzione, così come previsto dal CCNL vigente, appare superato.

Per quanto attiene gli inquadramenti l’azienda stabilisce una griglia per i ruoli che possono essere nominati vicari e tale griglia è intesa dall’azienda gerarchicamente:

Il vicario A può essere in primis il coordinatore imprese se presente, altrimenti il referente corporate, se assente anche quest’ultimo il referente corporate-business pmi, infine il referente pmi, così in quest’ordine, nel senso appunto gerarchico.

Il vicario B può essere individuato rispettivamente tra i seguenti ruoli e nel seguente ordine: coordinatore personal, coordinatore family-poe, referente personal, referente personal-family, collaboratore family-poe, collaboratore family-cassa-poe, collaboratore family-cassa-poe-amministrativo.

Questi incarichi sono concepiti così dalla nostra azienda.

A proposito di gerarchia noi ci ricordiamo che i contratti nazionali, degli ultimi 15 anni almeno, sono stati interessati da una nuova filosofia riguardo al tema degli inquadramenti: sono previste le aree professionali invece dei “capo reparto, capufficio”, lo stesso avviene per i quadri direttivi. Ruoli professionali fungibili, interscambiabili, dove ogni ruolo mantiene però una sua autonomia.

Contattate i Vostri rappresentanti sindacali per chiarimenti e informazioni.
Vi terremo informati sugli sviluppi di questa lunga trattativa.

Anna Trovato, 4 agosto 2017

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