Rappresentanze Sindacali Aziendali CR BRA
Alle colleghe e ai colleghi della Cassa di Risparmio di Bra
Assemblea dei dipendenti della banca: consapevolezza e rispetto
Nell’assemblea che si è tenuta alla fine del mese scorso, abbiamo “inquadrato” la situazione della nostra banca all’interno della situazione generale, di quella del settore finanziario (la difficoltà delle banche a guadagnare dall’attività tradizionale e il conseguente riposizionamento su servizi, risparmio gestito e assicurativo, la multicanalità, l’esplosione degli accantonamenti per le sofferenze, la chiusura degli sportelli, la crisi delle 4 banche salvate, delle Banche venete e di MPS, ecc.) e del Gruppo Bper di cui facciamo parte da 4 anni (un piano industriale con importanti risparmi sul costo del personale e la conseguente difficoltà nelle trattative a livello di gruppo per valorizzare professionalità, impegno e “fatica” dei colleghi).
In questo quadro, abbiamo evidenziato il buon risultato della recente trattativa, che, come abbiamo già scritto, dopo 3 anni di continua discesa, ha visto il premio aziendale, seppur di poco, superiore, a quello dell’anno scorso.
Come preavvisato, abbiamo quindi illustrato gli altri temi oggetto degli incontri con la Direzione della Banca.
Buoni, ma pochi
Come abbiamo ripetutamente detto e scritto, il numero di colleghi, sceso ormai di alcuni decine in poco più di 3 anni, è insufficiente a far fronte non solo agli obiettivi che quotidianamente vengono richiesti (e verificati), ma alla normale operatività.
La Direzione ci ha annunciato la prossima assunzione di alcuni colleghi in somministrazione per coprire le esigenze di cassa, la ricerca di persone già professionalizzate per la copertura dei ruoli di Gestore e il Job Posting all’interno del Gruppo Bper (cioè la ricerca di personale infra gruppo) per i ruoli di potenziamento.
Stra-ordinario
Già in occasione di precedenti incontri con l‟Azienda avevamo segnalato che la richiesta fatta dalla Banca “di pianificare preventivamente le esigenze di straordinario”, oltre che di difficile, se non impossibile attuazione, potesse esporre al rischio
che qualcuno, non interpretando correttamente il “messaggio”, potesse richiedere di proseguire come prima, tranne in una cosa: “non segnare più‟ o “segnare di meno‟.
Dalla banca abbiamo nuovamente appurato che non c’è alcuna indicazione di lavorare e non segnare (e non poteva essere altrimenti) e abbiamo convenuto che se la banca chiede un impegno aggiuntivo rispetto a quello normale (a qualunque titolo, perciò anche per formazione, riunioni, ecc.) è da considerare straordinario e va segnato. Pertanto ogni
interpretazione difforme è da considerarsi “fantasiosa”.
La Direzione, anche dopo ulteriore analisi dei dati, si è inoltre impegnata a una nuova comunicazione ai responsabili nel corso della prossima riunione.
Formazione
Il grande sforzo che tutte le colleghe e i colleghi hanno affrontato negli ultimi 2 anni (modello divisionale, migrazione informatica, distacchi, footprint, delayering, ecc.) è stato accompagnato da una quantità importante di formazione. Nel ribadire
l’importanza di tale strumento, abbiamo riaffermato la necessità, che la Direzione ha condiviso, che tutti siano messi nella condizione di poterne fruire.
La discussione che è seguita ha evidenziato la consapevolezza da parte dei tanti colleghi intervenuti di vivere un momento di profondo e continuo cambiamento e la necessità, semplicemente, di poter essere messi in condizione di poter far il proprio lavoro. Un lavoro molto spesso nuovo, più complesso, con meno certezze e più stress.
Un lavoro da fare “insieme”, con il supporto (e non le minacce) di colleghe e colleghi e con precise indicazioni delle mansioni da svolgere (chi deve fare cosa).
Abbiamo “CONDIVISO” la necessità che, pur in un contesto in cui il “lavoro per obiettivi” è diventato una costante della nostra attività, le comunicazioni e i rapporti debbano essere improntati al rispetto.
Prima che family, private, poe, corporate, personal, manager, collaboratori, gestori ecc. SIAMO PERSONE: perciò usiamo rispetto e pretendiamo rispetto. Sempre.
Anche per questo, abbiamo concluso l‟assemblea con l’invito a “tenerci in contatto” (tutte e tutti, donne e uomini, giovani e meno giovani, rete e “palazzo”) e con la richiesta, forte, che vengano segnalati ai rappresentanti sindacali comportamenti, atteggiamenti e richieste non rispettosi della nostra dignità e professionalità.
Rappresentanze sindacali aziendali Cr Bra
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL
“Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano”. (Martin Luther King)
Bra, luglio 2017