Oplà n°12 – OP un patrimonio da valorizzare

 

 


OPLÀ: Gli operai della polizza – i venditori dipendenti di Generali Italia


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Il mansionario è anni ottanta, mentre il nostro lavoro oggi è digitale e in tanta parte a distanza. L’inquadramento e la retribuzione sono slegati dai compiti e dalle professionalità richieste.Il reddito risulta da anni fortemente indebolito dai tagli alle provvigioni e dai parametri nelle incentivazioni.Si lavora a tutte le ore senza attenzione alla conciliazione con i tempi di vita o al diritto alla disconnessione.Siamo ghettizzati a vita nella parte seconda del contratto.In un mercato sempre più libero solo noi abbiamo sempre più paletti.E allora mettiamoli anche noi alcuni paletti, per rispetto di noi e del nostro lavoro.

Decidiamo di dire no
all’indifferenza,
al disimpegno,
al voltare la testa dall’altra parte.

Se vogliamo che le cose cambino ciascuno deve fare la sua parte.

Cominciamo a dire che non ci piace che i risultati di una settimana di lavoro o di un mese siano esposti davanti a tutti perché chi si trova in difficoltà viene affossato e leso nella sua dignità.
Cominciamo a dire che tutte le attività che facciamo sono lavoro e sono produttive, non solo la vendita.
Cominciamo a dire no a riunioni sempre in ora di pranzo o a non rispondere a messaggi sul proprio telefono dopo cena o alle email il sabato o la domenica.
Cominciamo a rispettare e far rispettare le regole sulla tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
Cominciamo a non rispondere a richieste inaccettabili su miriadi di report.
Cominciamo a ricordare che il portafoglio con tanta fatica acquisito non può essere messo a rischio di desertificazione per avviare qualunque iniziativa commerciale richiesta.
Cominciamo a dire che l’organizzazione del lavoro si basa prima di tutto sul rispetto, sulla fiducia e sul riconoscimento di autonomia.

Quando avremo cominciato tutti a far questo potremo dire finalmente che iniziamo a farci rispettare e che non siamo più gli operai della polizza, che producono in catena di montaggio pezzi su pezzi.

Noi siamo e ci sentiamo altro: consulenti assicurativi preparati e competenti che sanno e vogliono dare risposte autentiche ai clienti e poter mantenere con loro una relazione che duri nel tempo, basata sulla vera cura e non su slogan vuoti o disattesi.

Siamo un patrimonio per l’azienda e per primi dobbiamo cominciare a farci percepire come tale.

Elisabetta Masciarelli
Coordinatrice Nazionale OP Fisac Generali Italia

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