La domanda che ci sta balenando in testa negli ultimi giorni è “DOVE ANDREMO A FINIRE?”
Non ci riferiamo solo al destino della Banca: il ‘dove andremo a finire’ ha per oggetto il così detto “Clima Aziendale” che, contrariamente alle belle e vuote parole che l’azienda utilizza nelle proprie convention, si sta molto rapidamente deteriorando.
Ci chiediamo anche se il deterioramento del clima sia un effetto indiretto e collaterale delle recenti scelte aziendali, o se sia addirittura il vero scopo ultimo di una strategia ben precisa.
Si stanno verificando nei vari uffici e sedi dell’Area Centro e Sardegna degli episodi a dir poco sconcertanti e che non fanno presagire nulla di positivo per il futuro, della serie “…e ancora non abbiamo visto niente…(sottotitolo, pensa quando inizieranno a girare i denari…)”. Come se non bastassero le condizioni igieniche nelle quali i colleghi sono costretti a vivere, come se non bastassero le difficoltà quotidiane legate alla situazione ed alla reputazione della banca MPS (qualcuno si ricorda, ai piani alti, di ciò che è successo o fa finta di nulla?) per le quali l’unica risposta della banca, come già detto, è tagliare i costi sulle spalle dei colleghi (giorni di solidarietà, pulizie, orari della guardiania e quindi sicurezza, ecc..) e recuperare ricavi usando la leva dell’aumento dei costi a carico dei clienti (alla faccia delle nuove strategie..), nelle ultime settimane sta avvenendo qualcosa che nemmeno nei peggiori incubi pensavamo di dover vedere.
DOPO LA CAMPAGNA COMMERCIALE “UNO DI NOI”, LA BANCA HA LANCIATO LA NUOVA INIZIATIVA RISERVATA AI COLLEGHI: “PIGLIATE ‘NA PASTIGLIA”
Cercheremo di descriverne i contenuti in breve: quando capita che un collega, soprattutto se addetto alla vendita, a causa di un virus mandato dalla temibile concorrenza (si parla di concorrenza interna ovviamente, l’unica con cui ormai ci confrontiamo quotidianamente: la DTM o la Filiale vicina) non abbia la possibilità di recarsi al lavoro, rallentando di conseguenza l’azione commerciale della propria Filiale (sottotitolo, pensa quando inizieranno a girare i denari…” come sopra), il “gestore” (il titolare della filiale o il responsabile della DTM) avrà caricata nel proprio cruscotto una nuova campagna Metodo dal titolo appunto “PIGLIATE ‘NA PASTIGLIA”, in base alla quale chiamare i “colleghi rossi” ed invitarli, nonostante il certificato medico lo OBBLIGHI a rimanere a casa allo scopo di non infettare gli altri colleghi, a prendersi la giusta medicina per anticipare il rientro; a volte come “incentivo” nei riguardi del collega viene anche minacciata la perdita del portafoglio clienti.
Se non fosse tragico tutto ciò, verrebbe da ridere. Invece da ridere c’è ben poco! Avete capito bene, è capitato recentemente che alcuni colleghi in malattia si sono visti arrivare una chiamata dal proprio responsabile che gli chiedeva se potevano accelerare il rientro!
Se questo avviene per una comune influenza, non osiamo immaginare cosa potrebbe scatenare una maternità, o una Legge 104, magari in una filiale “performante” in competizione per raggiungere il miraggio degli incentivi economici.
Inoltre non vorremmo che il ‘clima aziendale’ di cui sopra induca qualcuno a ritenere che le regole ed il vivere civile siano vecchi arnesi di cui disfarsi a vantaggio di un sistema ”motivazionale” basato non sulla condivisione degli obiettivi ed il gioco di squadra, ma sulle minacce e le intimidazioni (“chi non vende può cambiare mestiere”, “chi non vende i prodotti a focus è come se non avesse lavorato”, ecc. ecc.) che noi continueremo a monitorare e denunciare, invitando anche tutti i colleghi a segnalarci eventuali situazioni di questo tipo.
Abbiamo già detto e ribadiamo che il rilancio della Banca non potrà mai passare da meccanismi che generano vicende penose come quelle raccontate, intanto perché aldilà del giudizio morale e politico su quanto riportato, esistono specifiche ipotesi di reato cui fare riferimento e che finché esisteranno delle leggi e un Contratto, sapremo come farli rispettare.
Infine, nonostante l’Azienda si sforzi di dimostrare il contrario, siamo convinti che l’unica vera risorsa della nostra Banca sia la professionalità e lo spirito di appartenenza di TUTTI i colleghi i quali non meritano il trattamento che in questa fase storica l’Azienda sta riservando loro, così come non lo merita la Storia del Monte dei Paschi!
Roma, 19 aprile 2013 LA SEGRETERIA RSA DI ROMA E PROVINCIA