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A seguito del nostro comunicato del 10 aprile u.s., siamo stati contattati dal Sindaco e dal Consiglio Comunale di Cento. Abbiamo incontrato entrambe le Istituzioni trovando grande disponibilità ad un dialogo costruttivo, annotando peraltro una totale unanimità nel supportare le richieste sindacali.
Abbiamo fin da subito chiesto un incontro alla Presidente della Fondazione. Dopo un nostro sollecito la richiesta è stata declinata motivando le “diverse competenze” fra i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e la funzione della Fondazione.
Evidenziamo che la Fondazione, secondo le previsioni della Carta delle Fondazioni, non ingerisce nella gestione operativa della Banca, ma dovrebbe essere chiaro che essa ha il dovere di vigilare affinché l’Istituto di credito abbia “[…] l’obiettivo di contribuire alla promozione dello sviluppo economico, nella consapevolezza che una istituzione finanziaria solida e radicata nei territori costituisca un volano di crescita e di stabilizzazione del sistema finanziario locale e nazionale […]”. Il concetto è peraltro ripreso nello statuto della Fondazione stessa, che nel suo articolo 2 (sugli scopi della Fondazione), recita “La Fondazione, nel rispetto della propria tradizione e della propria storia, considera inscindibile il rapporto tra sviluppo economico del territorio e progresso sociale e culturale delle popolazioni che vi abitano”.
Appare quindi discutibile il rispetto della sua funzione statutaria nei riguardi del territorio e delle popolazioni che ci abitano, come appunto i 400 dipendenti Caricento. Per questi al momento non è dato sapere né la sorte delle filiali esistenti e degli uffici di Direzione Generale a Cento, né quali tutele saranno previste in materia di mobilità territoriale e professionale. Ad oggi è chiaro soltanto che si intende tagliare pesantemente aspetti economici e normativi consolidati da tantissimi anni e risalenti agli accordi nazionali dell’Acri (l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa),organizzazione della quale, peraltro, la Presidente è stata recentemente nominata Consigliera.
Auspichiamo che la Fondazione sappia comunque esercitare il suo ruolo statutario nell’interesse dell’intera comunità centese, anche nel ruolo di azionista di un importante Gruppo bancario.
Il sindacato, unito, come sempre è e rimarrà disponibile a dialogare e a confrontarsi con tutte le Istituzioni che hanno a cuore il progresso economico sociale e culturale dei territori attualmente presidiati da Caricento.
LE DELEGAZIONI TRATTANTI
FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL