27 aprile 2021
Ieri abbiamo partecipato alla 6° Conferenza Donne Uni Europa di Bruxelles, che quest’anno è stata organizzata su piattaforma digitale.
La Conferenza delle Donne anticipa la Conferenza Generale di Uni Europa, che si svolge nei giorni successivi e può così assumere come proprie le linee direttive votate dalla Conferenza delle Donne, come ha confermato il Presidente di UNI Europa nella sua relazione introduttiva.
Uni Europa è il sindacato Europeo dei Servizi, che rappresenta 272 sindacati nazionali e 7 milioni di lavoratori di 50 diversi paesi dell’Europa, la più grande regione del sindacato globale UNI GLOBAL. Commercio, banche e assicurazioni, poste e logistica, telecomunicazioni, pulizie e sicurezza, assistenza privata e previdenza sociale, sport, arte e spettacolo, grafica ed editoria, liberi professionisti e agenti interinali sono tra i settori rappresentati.
Alla Conferenza delle Donne del 26 aprile hanno partecipato 33 paesi, 118 sindacati nazionali, 167 delegatə, 98 osservatorə, 93 ospiti, 22 segretariə UNI e 14 interpreti.
Le relazioni delle segretarie e gli interventi delle delegate, brevi e intensi, hanno affrontato i temi più rilevanti del nostro dibattito di categoria e confederale, che il sindacato europeo è tenuto a rappresentare nella sua azione contrattuale di contrasto alle discriminazioni. L’obiettivo è realizzare le pari opportunità sostanziali tra uomini e donne, ingrediente essenziale per dei Paesi democratici, perché se “la democrazia è dialogo, il dialogo ha bisogno delle nostre voci”.
La trasparenza delle retribuzioni e la parità salariale hanno caratterizzato la prima parte del dibattito, in cui è emersa chiara la consapevolezza del ruolo che le diverse forme di segregazione di genere nel lavoro hanno nel perpetuare le diseguaglianze. Di conseguenza è emersa la necessità di incrementare le retribuzioni delle lavoratrici, in particolare delle tante occupate nei servizi essenziali.
L’altra questione chiave affrontata nella Conferenza è stata la violenza di genere, che deve essere contrastata richiedendo l’applicazione e la ratifica delle Convenzioni di Istanbul e 190 ILO in tutti i Paesi. Ci siamo confrontate sugli squilibri di potere nelle aziende, sul contrasto alle molestie, sulle azioni per garantire parità di accesso alla formazione e un sano equilibro tra vita e lavoro. Le diseguaglianze economiche e sociali e la violenza di genere sono purtroppo intimamente collegate, perciò la violenza sulle donne possiamo e dobbiamo contrastarla anche garantendo alle donne la qualità del lavoro, pensioni eque e rafforzando i servizi di cura, perché – come ha detto qualcuna – “le conquiste sociali passano dai diritti delle donne”.
Ovviamente, è stato dedicato uno spazio rilevante ad analizzare l’impatto della pandemia da Covid19 sulla condizione delle donne: il pesante sovraccarico di lavoro retribuito e non retribuito, l’allontanarsi di oltre 30 anni del già lontanissimo obiettivo della parità, l’aumento della violenza domestica ci raccontano che non ci sarà “nessuna nuova normalità senza parità di genere”.
Digitalizzazione e adeguamento delle relative competenze, sfide, rischi e opportunità del lavoro da remoto e diritto alla disconnessione sono gli argomenti sui quali sarà necessario concentrarsi nell’immediato futuro, anche a causa dell’improvvisa accelerazione del lavoro “da casa” conseguente all’emergenza sanitaria.
Infine, grande attenzione abbiamo dedicato all’applicazione in tutti i livelli di UNI Europa delle quote di genere, che garantiscono una presenza femminile non inferiore al 40% con l’obiettivo del 50 e 50 perché se – come ha detto qualcuna – “la consapevolezza è potere”, per esercitarsi ha bisogno di essere presente là dove si assumono le decisioni.
La Conferenza si è conclusa con l’elezione dei Comitati Esecutivi e l’approvazione della mozione sulle priorità strategiche 2021-2025.
Approfittiamo di questa comunicazione per congratularci pubblicamente, augurandole buon lavoro, con la nostra Cinzia Ongaro, che è stata eletta Vicepresidente di Uni Europa Donne. Inoltre, è stata eletta come Presidente di Uni Europa Donne nel Comitato Esecutivo di UNI Europa in rappresentanza dell’area 3, cioè dell’Europa del Sud (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Turchia, Malta e Cipro).
Conclusa la Conferenza delle Donne, oggi prende avvio la 3 giorni della Conferenza di Uni Europa “Avanti con la contrattazione collettiva”.
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