Venerdì 16 aprile è iniziato il confronto con l’azienda sulla “Semplificazione dell’assetto organizzativo della Direzione Generale MPS”.
Come già dichiarato e ribadito in premessa dell’incontro, consideriamo sbagliata la decisione aziendale di avviare il riassetto radicale della DG – che interessa oltre cinquemila dipendenti – previsto da un Piano strategico non ancora validato dalle Autorità europee e nella perdurante incertezza sul futuro del Gruppo MPS.
Intendiamo tuttavia svolgere attivamente il nostro ruolo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati e per questo abbiamo chiesto all’azienda l’impegno a un negoziato serio, corretto, trasparente e senza fughe in avanti.
Non ci convince l’affermazione aziendale di un riassetto dagli impatti contenuti. Si tratta infatti di una rivisitazione complessa – ci viene detto in linea con altre realtà del settore – che accorcia la catena dei processi decisionali, accorpa le “masse critiche” e introduce le strutture “flessibili” dei teams per un asserito miglior presidio operativo.
Riteniamo che la riduzione dei livelli organizzativi, rivisitati e ricomposti, comporti il rischio concreto di una penalizzazione e demotivazione per i livelli operativi più bassi, mentre i livelli decisionali superiori tenderanno al rafforzamento o ne usciranno immodificati.
Il riassetto genera una efficienza di 84 risorse che difficilmente contribuiranno al rafforzamento prioritario della rete commerciale, tutta l’esperienza pregressa ce lo insegna in modo inequivocabile.
La prossima settimana proseguiranno gli incontri con l’Azienda per approfondire nei dettagli le variazioni previste nelle singole Direzioni.
Vi terremo aggiornati.
Siena, 19 aprile 2021
Le Segreterie