Riteniamo che questa metafora, quella del medico che rimanda ad operare un malato in fin di vita, rispecchi perfettamente quello che l’Azienda sta attuando in questo periodo.
Analizza, elabora ed attua progetti senza che se ne conoscono obiettivi e finalità ma che impattano su una Rete al collasso, ormai sull’orlo dell’implosione.
Progetti che hanno come unico risultato quello di rendere il clima aziendale sempre più teso, arrivando a minare in maniera significativa anche la professionalità dei colleghi.
Al progetto di dotare le filiali di una certa dimensione di un numero di postazioni di lavoro inferiore al numero delle persone assegnate, si aggiunge, in questi giorni, quello della nuova portafogliazione che prevede una riduzione dei portafogli dei Gestori Privati, ai quali viene prospettata la riallocazione come Gestori Base.
Tenuto conto di come la stessa Azienda definisca la “mission” delle due figure professionali, tale iniziativa è da considerarsi del tutto inaccettabile, fatta eccezione per le richieste volontarie dei colleghi.
Fatta salva appunto tale ultima opportunità, se ciò non si verifica, si prefigura uno scenario completamente diverso che impatta violentemente sulle mansioni dei colleghi interessati che, di fatto subiscono una sorta di “deminutio capitis” che nulla ha a che vedere con la fungibilità dei ruoli.
La contraddizione è ancora più forte e paradossale se si considera che da anni l’Azienda si è posta come obiettivo strategico quello di ridurre le postazioni di cassa a favore di ATM evoluti con il relativo impiego dei colleghi in ruoli che prevedono una gestione di attività più “complesse” nonché favorire la diffusione dell’operatività online.
Questi continui cambiamenti quasi mai hanno portato a miglioramenti del servizio offerto alla clientela, e hanno per lo più contribuito a determinare un clima lavorativo insopportabile, con la conseguenza di aumentare il malessere dei lavoratori.
La professionalità dei colleghi non può e non deve essere messa in discussione, perché è proprio grazie a questa professionalità che l’Azienda ha potuto svolgere un ruolo fondamentale per il Paese in quest’ultimo anno.
Senza il preventivo e necessario confronto con le OO.SS., invitiamo l’Azienda a sospendere immediatamente suddetta iniziativa.
Vigileremo con attenzione su quanto sta accadendo e non mancheremo di denunciare tutte le situazioni che mirano a ledere la dignità e i diritti dei lavoratori.
Napoli, 14 Aprile 2021
I CORDINATORI AREA NAPOLI E PROVINCIA FISAC-CGIL