BPER: DI CHIUSURE DI UFFICI E LAVORATORI INTERINALI
Torniamo a parlare dell’Ufficio Ricostruzione presso la BPER per annunciarne l’avvenuta chiusura, con trasferimento a Modena delle attività di back office.
L’annuncio potrà apparire sorprendente per chi aveva dato credito alle rassicurazioni arrivate da più parti (il Sindaco dell’Aquila in primis), ma non per noi che l’avevamo preavvisato parlando di decisione presa da tempo e della ricollocazione dei lavoratori in altri uffici ubicati in città. A scanso di speculazioni, precisiamo che nulla cambierà per l’utenza: il Responsabile della ricostruzione, anche se aggregato ad un altro ufficio, continuerà ad interagire con le Istituzioni locali e l’operatività presso le filiali resterà invariata.
La buona notizia è che, nonostante la chiusura, nessuno dei 29 interinali dell’Ufficio Ricostruzione, dei quali tanto si è parlato, è stato licenziato. E questo per una ragione molto semplice: presso l’Ufficio Ricostruzione non sono mai esistiti i 29 interinali. L’Ufficio poteva contare su un organico di 5 lavoratori, tutti con contratto a tempo indeterminato e tutti riallocati in altre strutture presenti in città, come già chiarito.
I famosi interinali di cui si è parlato, spesso a sproposito, sono in realtà dei giovani lavoratori che operano in varie filiali sparse su tutto il territorio Abruzzese e Molisano, la cui situazione è fonte di forte preoccupazione in quanto la BPER si ostina a non volerci fornire risposte in merito alla conferma dei contratti, ormai prossimi alla scadenza, dei lavoratori Interinali impiegati in TUTTE le Direzioni Territoriali della banca.
Il mantenimento dei livelli occupazionali rappresenta una sfida ardua, che riguarda non solo la BPER ma tutti gli Istituti Bancari. La FISAC rinnova l’appello affinché si evitino dichiarazioni superficiali o dettate da calcoli opportunistici, destinate solo a creare confusione e rendere più problematiche le vertenze.