Segreterie di Coordinamento Sindacale GRUPPO BPER
Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo.
Parafrasando uno dei passaggi del discorso del dottor Rossetti durante l’incontro con le Organizzazioni Sindacali, abbiamo l’obbligo di comunicare all’Azienda e ai Lavoratori che:
– non possiamo accettare che in nome del business si metta in secondo piano la salute dei lavoratori;
– non dobbiamo derogare al principio che la salute è più importante degli affari;
– non vogliamo arrenderci ad una logica per la quale la salute viene dopo la remunerazione degli azionisti.
Abbiamo chiesto tre segnali, minimi e alla portata dell’Azienda, coerenti con il momento di recrudescenza della pandemia e riconoscenti dell’impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo:
1. STOP alle campagne commerciali che richiamano clientela in filiale e aumentano esponenzialmente il rischio di contagi e stop alle attività itineranti, specialmente in zona rossa, anche in aderenza alle disposizioni di legge vigenti;
2. STOP alle riunioni fuori orario di lavoro e attenzione alla conciliazione tra lavoro e vita personale;
3. STOP alla reportistica ridondante e inutile e ai budget individuali.
Su tutto abbiamo ricevuto un secco NO, argomentato con la necessità di garantire la soddisfazione di uno solo degli stakeholders: l’azionista, “quello che ci mette i soldi”.
Alla vigilia di un piano industriale che prevederà probabilmente nuove riduzioni di personale e di sportelli, vale la pena rammentare ancora una volta che senza lavoratori affezionati al proprio mestiere non si va lontano.
Senza il sindacato non si fanno accordi in grado di mettere a terra ambiziosi piani industriali.
A chi minimizza il contributo dei Lavoratori che ci mettono l’impegno, la faccia e spesso la salute diciamo:
BASTA!
Modena, 29 marzo 2021
Segreterie di Coordinamento Sindacale GRUPPO BPER
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN