Riunione annuale degli RLS con BPER
Diversi gli argomenti sul tavolo partendo dall’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi.
Colleghi fragili ex Ubi: ad oltre un mese dal passaggio delle filiali Ubi in Bper manca ancora la loro documentazione. L’azienda sta mantenendo comunque le previsioni riconosciute nella precedente azienda in attesa di acquisirla.
Abbiamo segnalato il grande stress determinato dall’uso e dal (cattivo) funzionamento delle diverse procedure: l’azienda ne ha attive ben 535 che non dialogano nemmeno fra di loro. Una per tutte, la recente “BStore” che richiede al cliente di ritornare in quanto non riesce a completare l’attività richiesta.
E’ emersa la questione del microclima nelle filiali prive di finestre. L’azienda ha comunque provveduto già dallo scorso anno a modificare le modalità di ricircolo dell’aria condizionata. Ma sta ancora completando un’attività di mappatura dei locali coinvolti.
Un ulteriore argomento è stato quello relativo agli ATM evoluti e alle CSA ex Ubi. L’azienda ha evidenziato come dei 186 atm collocati di recente solo 3 lavorano a pieno regime, tutti gli altri sono sottoutilizzati. Secondo noi si tratta di una mera questione organizzativa: non si può pensare di ritenere gli sportelli automatici di solo supporto alle attività di sportello fisico e nello stesso tempo chiedere che vengano utilizzati in maniera esclusiva i primi rispetto ai secondi. In merito alle CSA invece, l’azienda a tendere vorrebbe incrementarne la presenza nelle filiali. Ma intanto la clientela ex Ubi che le conosce e le utilizza non ne potrà disporre per qualche mese. E se non cambia il modo di intenderle in Bper è probabile che non vadano a regime nemmeno le altre che verranno attivate.
In alcuni territori è stato eliminato il servizio di guardianìa alle filiali. Abbiamo rappresentato le difficoltà che questa scelta ha comportato nella gestione dell’afflusso della clientela e di come in tali territori il rischio rapina sia molto concreto. L’azienda da diversi anni sta intervenendo in tal senso, attivando ulteriori presidi di sicurezza in sostituzione. Dal 2013 ad oggi è intervenuta in 63 filiali e non ha riscontrato casi di rapine a posteriori. Secondo noi è stato sbagliato innanzitutto il momento, adesso in periodo di pandemia anche la guardia giurata poteva dare il suo contributo nell’opera di distanziamento sociale. Per il resto ci auguriamo di mantenere l’andamento delle casistiche precedenti, di sicuro non condividiamo questa scelta tutta aziendale di riduzione dei costi.
In merito alle mascherine, una volta esaurite le scorte, si valuta il passaggio alle FFP2, per una migliore sopportazione durante la giornata. Segnaliamo anche che la fornitura dei guanti avviene solo con la misura L a prescindere dalla misura richiesta.
Abbiamo richiesto un focus sui lavoratori ai contact center. Dovrebbe svolgersi tra qualche mese, quando dovrebbe essersi regolarizzata l’affluenza dei contatti.
Pulizia dei locali di lavoro Altro tema ricorrente è quello della pulizia. Abbiamo chiesto e ci è stato accordata la diffusione a tutti i colleghi delle previsioni contenute nel capitolato che applicano le imprese di pulizia in Bper, l’azienda ne dà comunicazione ai soli responsabili di filiali e uffici. Per chi dovesse essere interessato può farcene richiesta.
Convocazione in filiale di clientela in zona rossa per campagne prodotto Abbiamo espresso il nostro disaccordo alle disposizioni aziendali di fissare e rispettare appuntamenti a clientela convocata in filiale per la proposta di prodotti commerciali anche nelle zone rosse. Tali disposizioni sono in contrasto con la normativa nazionale ed espongono i lavoratori a rischi che non sono tenuti ad assumere. Solo dal 22 marzo scorso pare sia stato comunicato di limitare prevalentemente le campagne prodotto al contatto telefonico. Quest’ultima disposizione è fonte di ulteriore preoccupazione. Tali indicazioni non supportare da adeguate istruzioni sono di difficile applicazione.
I dati dei contagi Covid in azienda negli ultimi 30 giornisopiù che raddoppiato. Sono in corso anche tre pratiche di infortunio.
In conclusione aldilà della straordinaria situazione pandemica, aldilà dell’operazione di cessione sportelli, abbiamo un serio problema organizzativo che si riversa direttamente sui colleghi e che genera un importante innalzamento del livello di stress sul posto di lavoro.
L’azienda ha la responsabilità di un ambiente di lavoro sereno e vivibile.
Covid+ cessioni filiali Ubi + pressioni commerciali generano mostri.
Modena 25 marzo 2021.
RLS Antonello Cardillo, Agnese Chinelli, Venzo Diego, Piero Fogliato, Mario Lapacciana, Giampaolo Lucci, Gianluca Melito, Massimo Monizzi, Paolo Riga, Paolo Salati, Tiziana Spurio Deales, Anna Trovato, Domenico Varsavia.