Banco BPM: semaforo rosso? Qualcuno se ne frega e vuol passare lo stesso…

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Arrivata finalmente la sera, dopo una giornata di lavoro spesso estenuante trascorsa tra mille preoccupazioni, comprese le continue ed insopportabili pressioni per avere in agenda – tutti i santi giorni – un “adeguato” numero di appuntamenti con la clientela, la maggior parte dei colleghi accende la TV e ascolta con costante apprensione il triste bollettino dell’andamento dei contagi e delle morti da Covid (mediamente 400 al giorno in questo periodo) che evidenzia senza pietà l’inesorabile avanzata di una terza ondata pandemica, iniziata ormai da alcune settimane, con conseguente passaggio di molte Regioni, Provincie e Comuni in zona rossa o arancione rinforzata …

Nemmeno a fronte di questo contesto di assoluta gravità ancora troppi responsabili (?) della funzione commerciale di BancoBPM sembra non siano a conoscenza di quanto sta accadendo là fuori, nel mondo reale.
Probabilmente il non dover utilizzare mezzi pubblici per recarsi a lavoro e, per diversi di loro, il potersi isolare negli uffici ad impartire direttive – che arrivano a cascata direttamente sui colleghi di rete – li fa vivere in un mondo parallelo che, purtroppo, non esiste.

Il progetto W-sprint – di recente introduzione – è la conferma di questo pericoloso distacco dalla realtà. Il “mettere a terra” un progetto che implica costanti richiami alla necessità di agende sempre piene di appuntamenti, colloqui di allineamento commerciale anche “one to one”, affiancamenti e “ripopolamento” delle agende stesse significa non rendersi conto della situazione.

Tanto sono i colleghi della rete a vivere tutti i giorni “in trincea” e a rischiare la loro di salute oltre a quella dei clienti che costantemente incontrano.

E TUTTO QUESTO PER COSA?

Per proporre operazioni molto spesso non necessarie e tantomeno urgenti, unicamente figlie della campagna commerciale del momento e che dovrebbero invece essere responsabilmente rinviate a tempi migliori.

L’ultimo Dpcm Draghi del 2 marzo 2021, all’art. 40, recita testualmente: “E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute” Mario Draghi

L’ultimo Dpcm Draghi del 2 marzo 2021, all’art. 40, recita testualmente: “E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute”

A questo punto ci chiediamo cosa non sia chiaro. Ci rendiamo disponibili, anche attraverso i tanto amati teams, a spiegare a chi non lo conosce il significato del termine

VIETATO.

Un antico adagio dice che la legge non ammette l’ignoranza ma l’esortazione costante ad operare in spregio a quanto tempo per tempo e da tanto tempo indicato dai vari Dpcm, lascia intendere che di ignoranza si tratti sia essa “strumentale” o reale.

Non è “per caso” che un numero sempre crescente di colleghi che risultano contagiati – con conseguente chiusura di agenzie per sanificazione – insieme all’elevata affluenza della clientela invitata in Agenzia per placare la “fame da attività commerciale” così come l’attività itinerante di alcuni colleghi, sempre per scopi commerciali, possano avere una stretta attinenza?

Se poi a questo aggiungiamo che tra i clienti contattati ci sono spesso persone anziane, quindi maggiormente a rischio di contrarre lo stesso contagio da Covid 19 anche in banca, il grado di irresponsabilità raggiunge i massimi livelli…

In sintesi ribadiamo con forza che la logica della “produzione commerciale” e degli utili a tutti i costi – magari per consentire a chi ricopre ruoli apicali di presentarsi con il “vestito buono” alla prossima fusione – non può essere assolutamente perseguita a discapito della salute dei lavoratori e della clientela!

Vogliamo che l’Azienda chiarisca dall’alto della catena commerciale, le iniziative di vendita che i Gestori possono mettere in atto e le modalità che possono utilizzare, in riferimento al colore della zona in cui è ubicata la filiale ove operano.

Ricordiamo che le OOSS, insieme all’Azienda stessa, nel dicembre 2018 hanno firmato un accordo, tutt’ora vigente, in materia Politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro accordo nel quale la dignità dei lavoratori, le esigenze dei clienti e l’applicazione della normativa eteronoma devono sempre essere rispettati Non è ammissibile che in questo contesto di emergenza sanitaria, che impone una limitazione dei contatti fisici, questa azienda faccia finta di nulla insistendo nel fare inaccettabili pressioni sui colleghi.

Se non ci sarà un intervento immediato, saremo costretti a fare le opportune segnalazioni alle autorità competenti per le relative verifiche.

Milano 22.03.2021

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM FABI- FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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