Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro sui processi di automatizzazione attivati nei Middle Office Prodotti per la liberazione di tempo lavoro da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto. Questo l’assunto aziendale.
Dal 22 febbraio scorso è estesa a tutti i mutui retail la Piattaforma Informatica per la Gestione Notarile degli Atti “PIGNA” che abilita il processo digitale e riduce il rischio legato al reperimento della documentazione. L’atto unilaterale di mutuo lavorato attraverso questa piattaforma NON richiede la presenza del funzionario della banca alla stipula, risolvendo il problema legato al rischio assembramento in filiale: un indubbio vantaggio, in epoca di pandemia.
Tuttavia, in queste prime settimane il ricorso all’atto unilaterale mediante piattaforma Pigna sta avendo esiti deludenti. Nella rete filiali la formazione sull’argomento è ancora insufficiente e, per parte sindacale, temiamo che le logiche commerciali tendano a preferire l’atto bilaterale per una maggiore flessibilità nelle date di stipula, regolate in base alle urgenze della produzione e del risultato.
Per le surroghe attive è invece attiva la Piattaforma Elettronica Surroghe Coordinate Online “PESCO”, al fine di semplificare e accelerare la portabilità dei mutui.
Entrambe le piattaforme, PIGNA e PESCO, sono gestite da EuroServizi per i Notai Srl, società del Gruppo Mutui Online SpA.
Nell’area territoriale CENTRO è in corso da tempo immemore una sperimentazione di automazione della produzione delle minute dei mutui, mentre nell’area territoriale SUD si sperimenta la Piattaforma di Finanziamenti di Gruppo denominata “Elise” al medesimo scopo di meccanizzare le minute dei mutui. La banca sta valutando quale sia il sistema migliore per la produzione automatica della minuta, attualmente prodotta manualmente dagli addetti al MOP (fase 50).
Per il momento la banca ha sospeso la prevista assegnazione a Fruendo delle lavorazioni inerenti due fasi di lavorazione dei mutui e precisamente la fase 20 di assegnazione incarichi a periti e notai e la fase 30 di verifica perizie e relazione preliminare notarile.
Risulta evidente come, al di là di generiche rassicurazioni aziendali di non voler depauperare il MOP, tra semplificazioni, automazioni e “collaborazioni” esterne – processi peraltro preannunciati nel Piano Strategico tuttora privo di validazione europea ma di cui si riconoscono chiaramente le linee guida nelle scelte organizzative che l’azienda sta portando avanti – larga parte dell’attività specialistica oggi svolta dagli addetti al MOP stia per essere progressivamente sostituita da processi standardizzati interni o esterni alla banca.
La scelta di definire “liquid workforce” il gruppo di una trentina di persone che, in ambito di Direzione Operations saranno formate – al momento non lo sono – per supportare i MOP nelle circostanze in cui i picchi di lavoro lo richiedano, è la classica ciliegina sulla torta. Forza lavoro liquida, in grado di adattarsi facilmente – secondo gli intendimenti aziendali – ai processi di automazione: siamo certi che questa sia la formula giusta per conseguire il risultato auspicato restando, al contempo, competitivi?
Siena, 17 marzo 2021
Le Segreterie di Coordinamento
Banca Monte dei Paschi Siena