LA CARENZA DI ORGANICO NON PRODUCE RICCHEZZA
Il 28 febbraio si è svolto l’incontro del Comitato Territoriale delle DT Adriatica e della DT Lazio.
Finalità della riunione, definita nel corso della tornata d’incontri sindacali aziendali dello scorso mese di gennaio, quando, a fronte delle segnalazioni che da tempo provenivano da partesindacale, l’Azienda si era detta disponibile ad affrontare il tema nelle Sedi locali per verificare puntualmente il dimensionamento degli organici e i carichi di lavoro.
All’incontro, oltre ai rappresentanti sindacali aziendali, hanno partecipato i gestori dei territoricoinvolti, Annalisa Nervegna e Celestino Di Lullo per DT Adriatica e Claudia Rosati per DT Lazio, e in rappresentanza dell’Ufficio Relazioni Sindacali il Responsabile delle Relazioni Sindacali Aziendali Andrea Prandi, con Fabio Luppi e Annalisa Bassoli.
L’andamento dell’incontro è stato a nostro avviso estremamente deludente perché, a fronte di circostanziate denunce di carenza di organico, in particolare nella rete, l’Azienda ha limitato le sue risposte a generiche enunciazioni di principio, estremamente discutibili introducendo un concetto di “fluidità” nella composizione degli organici delle filiali.
Le filiali non avrebbero più un numero di addetti prestabili e definiti, ma mese per mese la struttura deputata all’Organizzazione Aziendale potrebbe, in base ad esigenze commerciali/opportunità di affari, definire la quantità numerica degli addetti….!!!!!!.
Non siamo a contestare la qualità e la quantità dei dati forniti dall’Azienda, ma non è accettabile che siano cambiate le regole a consuntivo e nel corso della verifica con le OOSS, regole che sono state alla base del confronto tra le parti in tema di Footprint e che non possono variare unilateralmente dal 1° gennaio perché “il piano Industriale è concluso”.
I dati su cui abbiamo impostato l’analisi sono stati forniti dalla stessa Azienda e sono basati sul dimensionamento degli organici previsto dall’accordo Footprint al 31.12.2017 e sulla reale situazione degli organici al 31.01 2018.
Già dalla presentazione del modello Footprint registravamo degli scostamenti, aggravati drammaticamente con il mancato rinnovo di troppi contratti interinali che consentivano alle filiali comunque di lavorare con tranquillità.
A onor di cronaca riferiamo che l’Azienda ha dichiarato che anche le filiali sottodimensionate oggetto di verifica “funzionano correttamente con gli attuali organici”, ovvero che se anche si apre con due sole persone una filiale con organico di 5, visto che l’operatività è garantita, la filiale è funzionante.
Nello specifico abbiamo riscontrato carenze di personale in 32 filiali della DT Adriatica su un totale di 110 e in 5 filiali nella DT Lazio su un totale di 61. Ripetiamo ci sono 32+5 filiali (nella maggior parte dei casi si tratta di strutture che impiegano fino a 7 addetti) che stanno lavorando con almeno un’unità in meno.
Abbiamo la sensazione che i territori di cui abbiamo trattato siano vittima di un progressivo e metodico abbandono da parte dell’Azienda, forse intenzionata a “punire” una presunta scarsa produzione di risultati, che non potrà che peggiorare al proseguire di questi atteggiamenti.
Abbiamo denunciato con forza che è difficile conciliare obiettivi di risultato e di budget – ma anche la normale operatività quotidiana – quando le continue emergenze che sottendono alla cronica carenza di organici costringono a ripetuti cambi di ruolo e di unità operativa.
Senza considerare il disagio che operare in queste condizioni genera sia nelle filiali sia, soprattutto, sui singoli lavoratori sottoposti continuamente a ritmi di lavoro che potrebbero portare a valutazioni deludenti e a situazioni di stress lavoro correlato.
Abbiamo evidenziato in maniera critica le modalità di comunicazione delle sostituzioni, il mancato rientro di colleghi che ne hanno fatto richiesta, la scarsa considerazione della maternità, le difficoltà a ottenere il part time.
Per meglio monitorare gli eventi e agire di conseguenza vi invitiamo a farci conoscere le situazioni di criticità che si verificano nelle vostre filiali (assenze lunghe di colleghi non sostituite, lavoro durante la pausa pranzo, riunioni fuori orario non retribuite, prestazioni di lavoro straordinario non segnato/retribuito, corsi di formazione on line fatti in costanza di attività lavorativa, gif trasformati in pressioni commerciali, assegnazione temporanea/emergenziale in altra filiale senza indicazione del ruolo che si andrà a svolgere e spesso senza comunicazione scritta, delega al vicario di attività non di competenza).
Questo, è stato l’ultimo di una serie di incontri di Comitato Territoriale che si è svolto in tutta la Bper ed è previsto, anche se non è stato ancora fissato, un incontro che riepiloghi gli argomenti trattati nei diversi territori.
Ci attendiamo che in tale sede l’Azienda fornisca risposte puntuali accompagnate da un piano di interventi volti a risolvere, in maniera pragmatica, le problematiche dei singoli territori.
Nell’occasione è stato inoltre richiesta all’Azienda una giornata di permesso retribuito a quanti non siano riusciti a raggiungere il luogo di lavoro per l’emergenza maltempo che nei giorni scorsi ha colpito alcune zone dei nostri territori.
OOSS Comitato Territoriale DT Adriatica DT Lazio
02-03-2018