Sabato 6 marzo la Regione Emilia-Romagna ha emesso l’Ordinanza n. 28, anticipata comunque già venerdì sera ai principali organi di stampa, con la quale viene costituita zona rossa in tutte le provincie romagnole, a partire da lunedì 8 marzo, fino a domenica 21 marzo compresi. Questa nuova zona rossa va ad aggiungersi a quella comprendente le provincie di Bologna e Modena, istituite qualche giorno or sono.
Dall’inizio della pandemia non era ancora capitato che l’Emilia Romagna, se non per piccole parti, fosse in buona parte dichiarata zona rossa. Nella sola giornata di venerdì si sono registrati nella nostra regione 3.246 casi, di cui 847 nelle sole provincie romagnole. Questo la dice lunga sul fatto che il livello di attenzione debba essere massimo, e che non ci si possa permettere distrazioni nei confronti del virus.
Questa nuova zona rossa comprende l’88% delle filiali della Cassa di Ravenna e la totalità delle filiali di Banca di Imola, comprese le due Direzioni Generali.
Alla luce della grave situazione in cui si trova il territorio di riferimento della Cassa di Ravenna, delle risposte ancora non date agli RLS, e dell’urgenza della situazione, nella primissima mattinata di sabato 6 marzo, le OO.SS. hanno redatto una lettera che è stata inoltrata all’Azienda alle ore 9,39, con la quale
CHIEDIAMO
– l’immediata sospensione di tutte le campagne commerciali, con conseguente proroga delle scadenze;
– l’uscita di un comunicato sul sito, e sui display dei nostri ATM, in cui si invita a recarsi in filiale solo per gravi e irrinunciabili motivi di urgenza, e comunque solo previo accordo telefonico con la filiale, e l’invito a servirsi di tutti gli altri mezzi (mezzi di pagamento/prelievo elettronici e IB) per le necessità ordinarie;
– l’adozione del lavoro agile per i colleghi di DG e di filiale al massimo livello possibile, in linea con la forte raccomandazione esplicitata dal Dpcm Draghi in vigore da oggi, favorendo in modo particolare i genitori che hanno i figli in Dad o in sospensione dell’attività formativa;
– la concessione di permessi “ad hoc”, parzialmente retribuiti, ai colleghi che si trovano a dover gestire i figli in Dad o in sospensione dell’attività formativa, e per i quali non è assolutamente possibile attivare la modalità del lavoro agile, con l’obiettivo, se sarà possibile, di inserire successivamente adeguato permesso Inps parzialmente retribuito retrodatato. In caso contrario si richiede che l’Azienda se ne faccia carico, in via del tutto eccezionale;
– la possibilità di usufruire, nel più breve tempo possibile, dei corsi obbligatori che saranno da effettuarsi in smart learning, agevolandone in tutti i modi l’immediata fruizione:
– l’immediata sospensione di qualsiasi trasferta o spostamento di filiale dei colleghi, anche a costo di chiudere per qualche giorno qualche filiale, se necessario, in modo da ridurre al minimo la possibilità di diffusione del contagio tra filiali;
– la riduzione, con gli strumenti sopra evidenziati, per le filiali che hanno 6 dipendenti o oltre, del personale, a rotazione, del 50%.
Siamo consapevoli del grande sforzo organizzativo richiesto alla nostra Azienda, ma la gravità della situazione impone, anche da un punto di vista etico, a tutti di produrre il massimo sforzo per ridurre i momenti di contatto, aiutando così la sanità, i cittadini e l’economia a ripartire al più presto, superando anche questa nuova ondata.
Sappiamo perfettamente, e per questo abbiamo fatto specifica richiesta all’Azienda, quale grande disagio l’introduzione della zona rossa comporterà ai nostri colleghi che hanno figli. Dovranno organizzarsi, cercando di non coinvolgere altre persone, per non mettere a repentaglio la vita dei nonni. La zona rossa comporta la chiusura di molte attività, tranne quelle essenziali, ma noi siamo “servizio essenziale“, e dobbiamo quindi essere in prima linea, cosa non compatibile con la gestione dei figli che sono a casa, e che non possono essere lasciati soli fino ai 14 anni di età.
Auspichiamo che da parte dell’Azienda arrivino risposte chiare e che vadano a tutela dei lavoratori e delle problematiche che con questa nuova zona rossa devono affrontare.
Ravenna, 6 Marzo 2021
Organizzazioni Sindacali Aziendali
La Cassa di Ravenna SpA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA