A fine 2020 l’azienda ha comunicato di voler aumentare i massimali dei fidi di cassa da mettere a diposizione dei colleghi in base agli inquadramenti.
La normativa di riferimento (c 757) è stata modificata nei nuovi importi con la solita formulazione “massimali previsti per gli scoperti di conto corrente”. Nulla è invece cambiato nel documento 600 che, nella sua ultima versione del 29/10/2010, ricorda: “il dipendente, o ex dipendente, ha accesso al finanziamento con diritto al tasso agevolato entro i limiti di importo stabiliti dalla presente normativa e previa valutazione del merito creditizio”. Come sempre, sono iniziate le richieste dei colleghi e delle colleghe, che in tempi precedenti venivano accolte senza problemi. Così è stato per i fortunati che hanno avuto la possibilità di inserire la richiesta entro la metà di gennaio. Poi, qualcosa è cambiato.
Molte delibere successive alla metà di Gennaio non sono state accolte e quelle approvate lo sono state a fronte di una formula discutibile “la concessione massima non può superare il 50% dei redditi netti annui” Dove sta la valutazione del merito creditizio prevista dal documento 600? Non si tiene nemmeno conto del rating, delle modalità di utilizzo degli affidamenti, dell’indebitamento complessivo, dei depositi presso la banca, dell’importo del TFR e altri fattori, non ultimo l’impegno che ogni lavoratrice e lavoratore mette tutte le mattine per far funzionare una banca con evidenti carenze organizzative?
Chiediamo all’Area Territoriale di chiarire la linea interpretativa della normativa, anche se è evidente come quanto raccomandato nei documenti non abbia nulla a che vedere con le varie formule discrezionali applicate nell’ultimo mese.
Chiediamo inoltre all’Area Territoriale di fornire precise informazioni anche agli organi deliberanti e di tenere aggiornate le RSA degli sviluppi, affinché si possano dare risposte certe a tutte e a tutti i colleghi.
In un momento come questo, in cui ancora una volta i lavoratori e le lavoratrici della Banca Monte dei Paschi hanno mostrato tutta la loro professionalità, l’azienda ha trasformato quello che poteva essere un segno d’attenzione nei confronti dei dipendenti e delle dipendenti nell’ennesima manifestazione di disinteresse nei confronti di chi lavora.
Latina, 04 marzo 2021
Le Segreterie