Banca di Romagna – Fisac Notizie

Oggi è svolto a Faenza un incontro tra le RSA di Banca di Romagna e la  Direzione, al quale hanno partecipato, oltre al Servizio Risorse, Solfrini e Teodorani di CRC, in merito al premio aziendale 2012.

 In sintesi ci è stato comunicato che, su suggerimento della Banca d’Italia che sta svolgendo degli accertamenti ispettivi a Cesena, nello scorso esercizio sono stati effettuati accantonamenti superiori di 3-4 volte lo standard a fronte dei crediti deteriorati ed in conseguenza di questo, i bilanci delle due Banche del Gruppo vengono chiusi in perdita. Pertanto, i Gruppo CRC potrebbe decidere di applicare quanto previsto dall’art. 48 comma 6 del CCNL, procedendo alla non erogazione del Premio Aziendale ai dipendenti. Tuttavia al CDA di CRC, che si terrà il prossimo 23/4,  verrà presentata una proposta per erogare comunque il premio, seppure in misura ridotta, stante l’eccezionalità dell’intervento di accantonamento e considerando che il risultato lordo di gestione (senza questa penalizzazione) sarebbe stato invece positivo. L’esercizio 2012 è stato anche caratterizzato dalla fruizione di un prestito BCE (da rimborsare entro il 2015) che ha permesso a CRC di usufruire di liquidità a tassi particolarmente convenienti, liquidità alla quale, grazie alla tesoreria unica, ha attinto anche BDR, per cui le plusvalenze vengono distribuite in proporzione tra le due Banche. Sempre nel 2012 sono stati distribuiti dividendi anticipati ai soci (quando non era prevedibile l’esito finale) attingendo alle riserve. E’ stato sottolineato che la solidità del Gruppo non è comunque in discussione e che quella illustrata è solo una misura cautelativa che tiene conto anche del quadro economico generale. E’ stata anche avanzata l’ipotesi di erogare parte del Premio Aziendale sotto forma di welfare (l’opzione che rimarrebbe volontaria consentirebbe di massimizzare il risparmio fiscale per il dipendente e consentirebbe all’Azienda risparmi contributivi e fiscali).

Da parte sindacale, pur con sfumature diverse, è stato opposto un netto rifiuto a precostituire una posizione sull’argomento (come richiesto dall’Azienda) prima del pronunciamento del CDA di CRC del 23/4, anzi è stato precisato che un  eventuale impostazione negativa non potrebbe che scatenare una reazione risoluta da parte nostra, senza esclusione di qualsiasi iniziativa. Un approccio positivo potrebbe invece portare ad una posizione più conciliante e, quindi ad un incontro da effettuarsi auspicabilmente unitariamente per le due Banche e le rispettive RSA.

               

         Cordiali saluti.

         Lugo, 16 aprile 2013

                                                                                    Il Coordinatore

                                                                              (Stefano-Pirazzini)

 

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