Nella giornata di ieri abbiamo incontrato l’Azienda con lo scopo principale di mettere in campo in maniera concertata una serie di misure per affrontare la nuova recrudescenza dell’emergenza pandemica.
Le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali nell’incontro tenutosi la settimana scorsa e per le quali ci aspettavamo una risposta, erano molto semplici:
- rimettere in campo, per le zone soggette a restrizioni, tutte le misure che erano state concordate in novembre quali ad esempio le turnazioni nelle filiali grandi, la chiusura un giorno a settimana nelle filiali piccole, lo smart working cinque giorni su cinque nelle sedi ecc..
- permessi genitoriali per fronteggiare la chiusura delle scuole
Ci siamo invece trovati di fronte ad una controparte impreparata che non ha saputo o che non ha voluto fare proposte concrete.
Riguardo ai permessi genitoriali l’Azienda si è trincerata dietro l’attesa di provvedimenti governativi o di carattere sistemico dimenticando di aver già preso a fine anno con le OOSS un impegno a concederli se la situazione fosse peggiorata nel proseguo.
Di fatto, nel pieno di una curva epidemica nuovamente in salita, con le zone rosse in continuo aumento e a scuole di ogni ordine e grado in chiusura, l’Azienda ha dimostrato ancora una volta di non curarsi, se non a parole, della salute psico-fisica dei propri lavoratori, applicando il minimo previsto dalla normativa senza fare ulteriori sforzi e agendo con ben poca reattività.
Insomma tante parole e molta attenzione e tempestività invece ogniqualvolta si tratta di porre in essere iniziative volte al risultato commerciale (perché – si sa – the show must go on).
L’azienda non ricorda, o fa finta di non ricordare (amnesia selettiva?), che la tutela della salute dei lavoratori deve venire prima di tutto il resto.
Lavoratori che, ricordiamolo per l’ennesima volta, continuano ad operare con dedizione ed efficacia in una prima pericolosissima linea da tanto e troppo tempo e con pochissimi tangibili riconoscimenti.
Venerdì è previsto un altro incontro nel quale l’Azienda ha promesso di sottoporci una proposta che auspichiamo possa essere finalmente concreta e complessiva.
In aggiunta al resto, non mancheremo di ribadire all’Azienda, quale segno di vera attenzione ai lavoratori, la richiesta di fornire a tutti i colleghi mascherine, quali le FFP2, che possano garantire la maggiore protezione possibile.
Rispetto infine a come fronteggiare la terza ondata di questa purtroppo infinita pandemia non ci possono più essere alibi, sappiamo quali sono le misure da applicare per supportare i colleghi e ci aspettiamo che l’Azienda le abbia altrettanto presenti e le ponga in essere IMMEDIATAMENTE !!!!!!
Milano, 4 marzo 2021
Fabi – First Cisl – Fisac – Uilca – Unisin