dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
26 febbraio 2021
Come fa il gestore in una giornata lavorativa a leggere le mail, fare gli appuntamenti della giornata, fissare quelli della settimana successiva, fare le previsioni di cosa e quanto vendere, partecipare a plurime riunioni, lynch giornaliere e corsi per la formazione, a telefonare per le campagne e a realizzare almeno due successi al giorno? Il tutto mentre il responsabile di turno nel controllare le agende chiama quello o quell’altro collega per nome e, se non ci sono gli appuntamenti richiesti, lo rimprovera pubblicamente “devo venire io a chiamare i clienti? come passi la giornata?”
Qualora il passo giornaliero delle vendite non sia quello previsto, viene ritenuto un gestore “inadeguato” e di conseguenza viene “invitato” a partecipare a incontri one to one oppure a lynch nei quali si sottolinea la poca produttività dello stesso. Il bancario “adeguato” deve riuscire a generare il bisogno al cliente, fare la vendita ancor prima che il prodotto esca, fare le pef e le pratiche di rifinanziamento ancora prima che il cliente lo richieda.
A fine giornata il lavoratore “inadeguato”, preso da senso di responsabilità e pur di dare le risposte ai clienti, si ferma oltre l’orario di lavoro, arrivano le 17, le 18 ed in intesap il giustificativo usato è spesso PNR: prestazione non riconosciuta. Finalmente si timbra, si esce dall’ufficio ma, mentre si sta assaporando il profumo di casa, il gestore è raggiunto da un whatsapp “mi raccomando pensa a quali clienti chiamare per fare appuntamenti condivisi, al fine di avere miglior successo nella vendita…”.. e la pressione commerciale lo accompagna anche dentro le mura domestiche.
Queste ripetute e pressanti richieste hanno un effetto deleterio sui lavoratori generando una sensazione di disagio, di inadeguatezza, di ansia, di solitudine; i più positivi sono rassegnati.
Affermazioni quali “il DR ha detto che non è ammissibile che un gestore non proponga tutela e io aggiungo VENDA” oltre a non favorire un miglioramento del clima aziendale, paiono non in linea con quanto previsto dal CCNL che prevede che la prestazione lavorativa sia “una collaborazione attiva ed intensa” per le aree professionali e sia “orientata al raggiungimento di obiettivi e risultati” per i quadri direttivi.
“valutiamo la prestazione di coloro che hanno ruoli di responsabilità tenendo conto anche del rispetto dei principi etici su cui si fonda la relazione con i collaboratori” è una fraseriportata nel Codice Etico ISP che, unitamente all’Accordo Nazionale su Politiche Commerciali e Organizzazione del Lavoro 08/02/2017, indica con chiarezza i principi e i comportamenti richiesti, a cui tutti i dipendenti si devono attenere.
TUTELA, il significato di questa parola ci rammenta che oltre a dei doveri abbiamo anche dei diritti.
A TUTELA della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici di Modena e provincia chiediamo il rispetto di quanto previsto dagli accordi al fine di evitare “pressioni commerciali indebite” .
Modena, 26 febbraio 2021
Rsa Gruppo IntesaSanpaolo Modena e provincia