Inform@fisac maggio 2018

 

PRESSIONI COMMERCIALI

 

I lavoratori di questa azienda, i coordinatori e direttori di filiale continuano a ricevere mail con richieste tassative di invio di report mensili, settimanali e giornalieri sui contatti fatti e previsti per il giorno successivo, sui prodotti collocati e report andamentali. Si ritiene necessario un monitoraggio puntuale.

Ci vengono riportate affermazioni secondo cui se i budget non saranno rispettati avremo ulteriori chiusure di filiali e trasferimenti, GIF formativi incentrati invece soltanto su strategie di vendita.

Contestiamo da sempre l’utilizzo strumentale di report estranei agli strumenti informatici abbondantemente in possesso delle funzioni commerciali, report che si trasformano in mero strumento di controllo a distanza e pressione indebita su chi quotidianamente cerca di fare con professionalità il proprio lavoro di bancario. L’accordo ABI-OO.SS. del 8 febbraio 2017 vieta la richiesta di report che non siano standardizzati e messi a disposizione dall’azienda: quindi i normali supporti informatici già a disposizione!

Le pressioni commerciali a cui veniamo sottoposti – quotidianamente – non devono mai farci dimenticare le nostre responsabilità sociali, etiche e normative, mentre ci assumiamo la paternità di operazioni che in futuro potrebbero persino esserci contestate, non solo dai clienti ma dall’Azienda stessa.

Ricordiamo a tutti i colleghi che nessuno può essere licenziato se non raggiunge il budget, ma che si può essere sanzionati con provvedimento disciplinare, con conseguenze anche risarcitorie, se non ci si attiene alle policy e alla normativa di legge.

Occorre inoltre ribadire, a fronte delle insistenti richieste che pervengono dall’alto, che la disciplina giuridica stabilisce che il prestatore di lavoro è tenuto all’osservanza dei criteri di diligenza, perizia e professionalità (obbligazione di mezzi) ma non è tenuto all’obbligo di risultato.

Come lavoratori del credito siamo garanti della funzione di tutela del risparmio e abbiamo il diritto-dovere di lavorare in un clima di serenità e di responsabilità, coerente con l’etica professionale, con il rispetto della dignità delle persone, delle esigenze reali e della centralità dei clienti.

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