Fino a che punto dovranno aspettare i colleghi che, sventuratamente, hanno acquistato diamanti per essere trattati come i clienti?
Quando verranno contattati dall’Azienda per pervenire a una transazione e recuperare il denaro investito su tali beni di valore?
Il terzo Gruppo Bancario italiano si rende conto del danno, non solo economico ma soprattutto umano, che arreca ai colleghi demotivandoli e stressandoli costantemente impendendo loro di sentirsi parte di una grande azienda attenta ai bisogni anche dei dipendenti, come declamato nel Bilancio Sociale?
A fine settembre, dopo anni di ripetute richieste all’azienda, è stato dichiarato a queste Organizzazioni sindacali che sarebbe stato avviato un processo di verifica al fine di giungere ad una transazione con i danneggiati. Nulla di tutto questo è accaduto.
I colleghi che hanno formalmente presentato reclamo non hanno ancora ricevuto alcuna risposta, mentre sembra invece che le posizioni dei clienti siano state in gran parte vagliate e transate! Dobbiamo quindi dedurre che chi è alle dipendenze di Banco Bpm sia un “cliente di serie B ” ? Non vogliamo credere a ciò e auspichiamo quindi che l’Azienda voglia dare risposte immediate per evitare il ricorso ad azioni legali, che produrrebbero inutili conflittualità a fronte di situazioni che sarebbero state e ancora potrebbero essere risolvibili semplicemente utilizzando chiarezza, trasparenza e buon senso.
Cogliamo qui l’occasione per ricordare, a coloro che non l’avessero ancora fatto, di presentare formale reclamo al seguente indirizzo di posta elettronica: reclam@bancobpm.it
Nonostante il lungo tempo trascorso auspichiamo che questa Banca, ancorchè tardivamente, possa sorprenderci positivamente, trasformando una vicenda di disvalore in valore aggiunto…
Milano, 18 febbraio 2021
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN