La pandemia è ancora in corso, i numeri del contagio restano sempre preoccupanti così come preoccupanti sono le varianti che si stanno manifestando numerose e che ci impongono di non abbassare la guardia. Le zone rosse ci sono ancora mentre all’interno delle c.d. zone gialle si palesano fenomeni rischiosi che sembrano in contrasto con il colore che le autorità hanno attribuito.
In tutto questo il confronto con l’Azienda è continuato sui temi più importanti.
Per quanto riguarda la gestione della clientela
- Abbiamo chiesto il ripristino del servizio di guardiania/steward in tutte le filiali dove ci sono file di clienti, assembramenti, problemi anche di ordine pubblico, segnalando anche la necessità di considerare come elemento discriminante la tipologia di accesso alla filiale (ad esempio sliding doors). Inoltre la guardiania è indispensabile nelle zone rosse, nelle filiali site nelle zone di confine, così come la turnazione del servizio alla clientela e nelle aree corporate private e di DG.
- Parimenti è indispensabile che la clientela delle zone rosse non sia invitata in filiale se non per operazioni che siano davvero essenziali.
- Per quanto riguarda l’individuazione delle filiali Retail con servizio di cassa contanti aventi maggiore affluenza di Clienti (complessivamente più di 40 transazioni di cassa al giorno) nelle quali è stato mantenuto il servizio di guardia, abbiamo chiesto di conoscere da dove viene estratto il dato, se è un dato variabile o se è un dato medio e a che data.
- Abbiamo chiesto che venga posizionata all’ingresso delle filiali una idonea cartellonistica che indichi con chiarezza il numero massimo di persone consentite all’interno, a beneficio della clientela e dei colleghi e colleghe che devono gestirne l’afflusso.
- La nuova procedura di consegna delle carte bancomat prevede l’attivazione obbligatoria tramite App. Molti clienti, soprattutto anziani, non sono in condizione di provvedere in autonomia, quindi colleghi e colleghe utilizzano i cellulari di queste persone per aiutarli, con le implicazioni di salute e privacy che sappiamo: in forza di ciò abbiamo chiesto il ripristino della vecchia procedura in modo da consentire a chi non è in condizioni di scaricare l’App di potere comunque fruire del servizio.
- Ubook, tema strettamente connesso alla necessità della guardiania: l’Azienda deve rendersi conto che questo sistema, con le sue irragionevoli tempistiche, è esso stesso, paradossalmente, causa di ciò che dovrebbe evitare: le code!
- Termoscanner: abbiamo chiesto che sia tracciato un percorso obbligatorio per la clientela, che spesso entra nella filiale senza accorgersi di dover passare alla verifica della temperatura. Anche se
Pulizie
Si susseguono i focolai di contagio sul territorio nazionale, sia nelle filiali sia nei plessi (benché in pratica quasi deserti), focolai che da qualche tempo non si palesavano: abbiamo sollecitato l’Azienda alla stretta osservanza delle misure previste dalla pandemia, mantenendo l’attenzione al rispetto dei protocolli il tema di pulizie, all’utilizzo di prodotti adeguati e tempistiche congrue per tenere davvero sanificati i locali, particolarmente i bagni, i plexiglass, le scrivanie, le maniglie e gli Atm.
Misure a favore dei colleghi e delle colleghe
- A proposito dei 5 giorni di ferie aggiuntive per chi ha lavorato a contatto con la clientela tra il 9 marzo e il 19 giugno 2020: abbiamo ricevuto numerose richieste di chiarimento da parte di colleghe/i i quali sostengono di possedere i requisiti per il riconoscimento del beneficio. Abbiamo chiesto delucidazioni in merito al meccanismo di conteggio, e anche a chi colleghe e colleghi debbano indirizzare le richieste di chiarimento.
- Genitorialità: abbiamo ottenuto la proroga a tutto febbraio 2021 della possibilità di fruire (anche a ore) di 2 giorni di banca del tempo solidale, per i genitori di figli fino a 14 anni di età. Resta il tema aperto del lavoro da remoto per chi opera nelle Filiali, in genere e in particolare per chi abbia da gestire un minore di 14 anni che sia a casa per problemi legati al contagio. Ma su questo tema l’azienda non ascolta. Parla, molto, ma non ascolta. Nonostante il protocollo di settore, firmato in Abi, abbia introdotto il tema della priorità nell’accesso al lavoro agile dei genitori, in Rete si continua a riscontrare una resistenza ingiustificata alla concessione di tale misura, in questo momento fondamentale per la gestione di minori in assenza di provvedimenti governativi.
- Ferma restando l’iniziativa congiunta di ABI e delle Segreterie Nazionali sul Governo perché nel piano vaccini tenga opportunamente in considerazione anche le lavoratrici e i lavoratori bancari quali eroganti un servizio essenziale, abbiamo chiesto all’azienda di valutare quest’aspetto in maniera proattiva, pensando già a come organizzarsi.
Nonostante tutto:
le risposte tardano ad arrivare e tutti i temi sopra esposti restano ancora irrisolti: seppure riconosciamo, e lo abbiamo detto più e più volte, il ruolo importante a tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici svolto da UniCredit nella pandemia, il nostro Gruppo non può vivere di rendita. Le misure sin qui prese devono essere aggiornate alla situazione che giorno per giorno si vive.
Le condizioni delle persone cambiano, le filiali sono tutte aperte, le pulizie vanno fatte a regola d’arte, i protocolli seguiti, le file evitate, la clientela gestita.
Le scuole parimenti sono pressoché tutte aperte e i genitori devono essere aiutati nei casi di forzata sospensione dell’attività didattica.
Infine le persone, tutte, si aspettano risposte. Ne hanno diritto.
15 febbraio 2021
Segreterie di Coordinamento di Gruppo
UniCredit S.p.A.