Abbiamo approfondito i termini della delibera del 16 ottobre u.s. del CRAL Banco Popolare, che disponeva un regalo di fine mandato ai Consiglieri di un monopattino elettrico, come ringraziamento per il buon operato.
Questa iniziativa è stata contestata da due volantini sindacali identici usciti in questi giorni, in cui però non era stata comunicata l’esistenza di una seconda delibera, in cui tutti i Consiglieri, indistintamente sia quelli di nomina aziendale, che quelli eletti, RINUNCIANO AL DONO PER DEVOLVERLO IN BENEFICIENZA.
Questa precisazione dimostra che non vi è stata alcuna violazione del Codice Etico aziendale o, peggio, utilizzo improprio del denaro degli associati (che peraltro non versano quote di iscrizione) infatti non c’è alcun “vantaggio personale” nelle azioni di beneficienza.
Consideriamo quindi fuori luogo la mancanza di questa completa informazione, perché rischia di ledere l’immagine di un Ente come il CRAL, che da vari decenni, con tutte le iniziative sociali, culturali, sportive, i viaggi, le convenzioni con scontistiche importanti, ha anticipato quel concetto di “WELLNESS”, tanto sbandierato e cavalcato oggi, in ogni dove nel mondo del lavoro.
NOI CI DISSOCIAMO DA QUESTA CACCIA ALLE STREGHE ARTATAMENTE COSTRUITA.
Rinnoviamo la nostra fiducia nel CRAL e nei Consiglieri e ribadiamo il suo valore come istituto di Welfare che si fonda su logiche di bilateralità fondamentali nel consentire la partecipazione di rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori negli organismi di governance, nei quali le Organizzazioni Sindacali svolgono un ruolo importante a garanzia di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Milano, 12 febbraio 2021
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM