Oplà n° 7 – Un nuovo inizio


CARRIERA: Nuovo modello di riorganizzazione per i livelli della rete OP


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Care colleghe e cari colleghi,
Il periodo che stiamo vivendo impone un’attenzione comune e condivisa con tutta la rete dei Produttori di Generali Italia.
Stiamo attraversando mesi difficili dovuti all’emergenza sanitaria la cui conseguenza sarà una crisi sociale ed economica che, inevitabilmente, coinvolgerà tutti i settori dell’economia e che si ripercuoterà in generale sulla nostra attività lavorativa ed in particolare sulle nostre rese produttive.
Questa situazione di grande difficoltà nei mesi passati è stata rappresentata dalle RSA FISAC CGIL all’Azienda palesando la difficoltà legata al periodo covid e l’impossibilità di svolgere l’attività con le consuete modalità.
Nel corso dei vari incontri abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e la necessità impellente di intervenire con azioni di sostegno per l’Organizzazione Produttiva.
A seguito delle nostre richieste e grazie alle pressioni sindacali, l’Azienda ha messo in atto una serie di interventi economici che non riteniamo certo sufficienti ma che costituiscono un buon punto di partenza per una sempre maggiore tutela della categoria.
Nel corso degli ultimi incontri, tuttavia, l’Azienda ha comunicato alle OO.SS. un nuovo modello di riorganizzazione dei vari livelli della rete degli OP motivato dalla necessità di agevolare una

evoluzion

e di carriera.
Il piano prevede, in sintesi, la divisione del primo livello in tre tipologie: consulente Junior, consulente famiglia e consulente senior, ripartiti in base all’anzianità e mansionati con impegni produttivi diversificati, analoghi a quelli del secondo livello per coloro che hanno un’anzianità di cinque anni.

Per il secondo livello, invece, è previsto solo un aumento del programma vita e danni mentre la ridefinizione del terzo livello tutor opererà una distinzione in tre tipologie diversificate nei programmi con lo scopo di distinguere profili e ruoli manageriali.
Tale riorganizzazione della rete tuttavia, attraverso un aumento dei programmi e degli impegni produttivi, rischierebbe di comportare per gli OP una maggiore precarizzazione del lavoro e un minor guadagno.
Le RSA FISAC CGIL, per tale ragione, si sono opposte sottolineando l’inadeguatezza d

i un sistema ormai antiquato e non corrispondente al mutamento del contesto lavorativo ed evidenziando come, più che una ridefinizione dei ruoli basati solo sul perseguimento di una maggiore produttività, sia opportuno una riforma che tenga in considerazione l’evoluzione del ruolo del Produttore.
È un dato di fatto incontrovertibile, infatti, che nel contesto odierno la digitalizzazione, l’uso dei tablet Aziendali e la remotizzazione del lavoro (smart working), abbiano ridisegnato la nostra figura professionale.
Oggi alla vendita dei prodotti assicurativi affianchiamo un’attività amministrativa ampia, che comprende anche l’attività di profilazione del cliente con il conseguente inserimento dei dati sensibili nel rispetto della normativa europea dell’IDD.
Le RSA sono impegnate in un confronto con l’Azienda che comporti il riconoscimento di quei diritti che attualmente non sono riconosciuti, anche attraverso la strada del futuro rinnovo del CCNL.

Per tale ragione riteniamo di dover intervenire incisivamente nelle trattative con l’Azienda al fine di tutelare l’intera rete del Produttori alla quale la FISAC CGIL chiede pieno sostegno allo scopo di aumentare la nostra rappresentanza sindacale in questo particolare contesto storico e sociale.
Possiamo migliorare le nostre condizioni di lavoro ed essere maggiormente rappresentativi, per far questo chiediamo il coinvolgimento di tutti.


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