È terminata il 23 dicembre la procedura di confronto tra parte aziendale e organizzazioni sindacali sull’operazione di fusione per incorporazione delle controllate IT Auction e Mado in Neprix, prevista per i 1° febbraio 2021. che dal 1° febbraio 2021 consentirà alla società del gruppo Illimity Bank specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, di completare la sua offerta, grazie alla capacità di acquisire, gestire e cedere sul mercato i beni collegati a tali crediti.
Il percorso di confronto, andato ben oltre i termini procedurali, non ha portato alla sottoscrizione di un accordo tra le parti per due fondamentali motivi inerenti l’Area Contrattuale e il trattamento economico.
Due sono i compiti assegnati alle delegazioni sindacali, in questo tipo di procedura, relativamente all’Area Contrattuale:
- la delegazione ha il dovere di garantire la corretta individuazione dell’area contrattuale dei nuovi colleghi e quindi di verificare se le mansioni svolte dal personale coinvolto nella procedura ricadano nell’art. 4 del CCNL 31/03/2015 (rinnovato con accordo del 19/11/2019), come previsto dall’Azienda, fatto che determina l’applicazione del contratto complementare del credito (40 ore lavorative settimanali e tabelle retributive ridotte del 20%), anziché il contratto del credito pieno;
- dopo aver verificato quanto previsto dal precedente punto, le organizzazioni sindacali sarebbero tenute a esaminare la tabella di conversione, proposta in modo unilaterale dall’azienda, per accertarsi che ci sia corrispondenza tra le mansioni prevalentemente espletate al momento del passaggio, il livello economico di partenza e quello finale complessivo raggiunto dopo il passaggio (in questo caso il personale parte da un contratto del terziario per transitare al contratto complementare del credito al termine del perfezionamento della fusione).
Per quanto riguarda il primo punto, si è dovuto registrare l’assoluto rifiuto aziendale a fare entrare le delegazioni sindacali nel merito delle mansioni e dell’attività lavorativa dei 143 colleghi coinvolti. Inoltre, per quanto concerne la tabella di conversione, ne è stata fornita una solo al quarto incontro, priva comunque dei riferimenti puntuali al precedente inquadramento dei colleghi.
Oltre a quanto detto sopra, con riguardo al trattamento economico, le tabelle fornite evidenziavano comunque che buona parte di questi lavoratori e lavoratrici – a transizione avvenuta – avrebbe visto peggiorare la propria base imponibile economica con una perdita sul calcolo del TFR e dei contributi INPS. Questa perdita veniva giustificata dall’Azienda con il riconoscimento per tutti i colleghi della nuova Neprix del contratto di secondo livello (CSL) della capogruppo Illimity, il quale, però, ha una scadenza predefinita al 31/12/2022, e in ogni caso si riferisce a istituti differenti, con diverso impatto su TFR e contribuzione INPS.
Anche per questo motivo, abbiamo chiesto di inserire nell’accordo un impegno al rinnovo dell’integrativo, allo scopo di superare la problematica della sua scadenza e avere la garanzia di continuità nell’applicazione di quanto da esso previsto; impegno che è stato categoricamente rifiutato dall’azienda.
Quanto fin qui esposto ha costituito, a nostro parere, ragione sufficiente per portare la delegazione sindacale, nonostante i ripetuti tentativi di trovare una mediazione, alla decisione di non raggiungere un accordo con l’Azienda.
Ci duole sottolineare come ultimamente, si sia registrata una posizione aziendale ugualmente intransigente in altre, analoghe, procedure di confronto (pure normate in modo chiaro dal CCNL) che hanno visto coinvolto lo stesso gruppo, il che non ha consentito nemmeno in quelle sedi la sottoscrizione di accordi condivisi.
Auspichiamo in futuro di trovarci davanti ad un diverso atteggiamento datoriale, più improntato al raggiungimento di intese chiare, lungimiranti e soddisfacenti per tutti.
Milano/Modena, 30 dicembre 2020