Lo scorso 22 dicembre si è svolto il secondo incontro richiesto dalle OO.SS. in riferimento alle informazioni ricevute dai vertici aziendali lo scorso 10 dicembre sulle novità che impatteranno sul 2021.
Alleanza aveva confermato l’eccezionale andamento produttivo, con il miglior novembre di sempre, considerati i bonus ed ha dichiarato che anche l’andamento di dicembre è ottimo, così come quello dell’intero anno. Questi risultati hanno fatto dire all’Azienda che va tutto bene e che le linee guida da loro assunte negli ultimi mesi sono a tal punto valide da applicarle anche per il 2021.
In base a questo, infatti, i vertici Alleanza hanno comunicato che l’obiettivo del primo semestre 2021 sarà quantificato in base al risultato degli ultimi mesi del 2020, che aveva già visto il consistente aumento del 50% delle quote decurtate in aprile/maggio/giugno scorsi.
Il budget 2021, trasformato da annuale in semestrale a causa dell’incertezza della pandemia, vedrà un aumento dell’1% di quote rispetto al primo semestre dello scorso anno, nonostante il perdurare dello stato di crisi in atto nel paese a seguito dell’emergenza sanitaria che ha causato la rovinosa caduta del PIL (- 9,5% dati Commissione Europea) e del reddito delle famiglie (- 5,8% dati Istat)! Inizialmente l’azienda aveva dichiarato un aumento di 100 milioni di quote rispetto al pari semestre dello scorso anno, ante pandemia, martedì scorso hanno detto che ad essere precisi si trattava di 50 milioni, in realtà, dai dati fornitici da alcuni IR, l‘aumento dovrebbe concretizzarsi intorno ai 100 milioni e si segnalano agenzie con incrementi a due cifre e fino al 15%! E’ inaccettabile che, in un simile periodo di crisi, si deliberino maggiorazioni degli obiettivi così elevate.
Si tratta di un palese tentativo di aumentare ulteriormente la pressione sull’organizzazione produttiva, visti i risultati record degli ultimi mesi.
Le OO.SS. hanno ricordato all’Azienda che, l’aumento del budget 2020, era stato motivato dagli enormi capitali in scadenza nell’anno (capitali che non ci saranno nel 2021 e negli anni futuri) ed hanno chiesto ad Alleanza di diminuire gli obiettivi e di essere trasparente nella distribuzione, ma l’azienda ha ribadito le proprie scelte.
Alleanza ha confermato l’impostazione dei Mix, ma aggiungendo un nuovo parametro, per cui verranno pagati i premi solo al raggiungimento di almeno due piste! Anche questa modifica rischia di penalizzare economicamente i lavoratori e le OO.SS. ne hanno chiesto il ritiro, ma l’azienda ha confermato anche questo provvedimento per il 2021. Così come abbiamo richiesto i bonus su tutte le piste e non solo su quella protezione ed anche questo ci è stato negato.
Con il prossimo esercizio, inoltre, sarà introdotto un nuovo parametro di qualità del portafoglio, legato agli eventi negativi che si realizzeranno su tutte le polizze, incluse quelle protezione (in spregio anche della legge Bersani), nei primi TRE anni dalla sottoscrizione. Tale parametro impatterà sul pagamento non solo dei Mix, ma anche degli incentivi di produzione, col rischio di mettere in forte difficoltà i lavoratori! Le OO.SS. hanno chiesto di ritirare anche questo meccanismo e l’azienda ha dichiarato ieri di essere disponibile a sospenderlo per il primo semestre, anziché avviarlo dal secondo trimestre come inizialmente dichiarato. Questa è l’unica apertura dimostrata dall’azienda.
Altre modifiche peggiorative riguardano l’incentivo sviluppo organizzativo per gli agenti il cui pagamento sarà legato al safe clock di cui si stanno modificando i parametri, rendendo incerta la remunerazione e l’irreversibilità della scelta extraperformance per l’intero primo semestre.
Tutte le dichiarazioni di dialogo con cui l’azienda ha avviato l’incontro si sono confermate, purtroppo, solo FORMALI e prive di assoluta sostanza.
Nessuna delle richieste avanzate da queste OO.SS. è stata accolta e nessuna attenzione è stata dimostrata verso le difficoltà che vivono i lavoratori e da noi denunciate, contrariamente a quanto scritto da altra sigla.
Gli Ispettorati Agenziali restano chiusi ed i lavoratori costretti ad andare a casa dei clienti mettendo a repentaglio la propria salute o a lavorare in remoto a proprie spese tra problemi informatici e tecnici. Proseguono le pressioni commerciali, che anzi prevediamo aumenteranno insieme ai budget ed ai carichi di lavoro, già oggi impossibili da gestire.
Sul tema degli I.A. l’azienda ci ha proposto di riavviare il tavolo precedentemente sospeso (avevamo fatto solo due incontri durante i quali le OO.SS. avevano ribadito la loro richiesta di riapertura degli uffici, nell’interesse dei clienti, dei lavoratori e della loro salute).
Lunedì 15 dicembre si è tenuto un altro incontro con Alleanza per l’informativa di Bilancio e sui dati gestionali dell’azienda, su cui vi relazioneremo a parte.
Inoltre, abbiamo chiesto anche di avviare un tavolo per i ristori previsti dall’accordo di Gruppo sullo Smart Working. Ristori da definire per tutti i lavoratori che hanno operato e stanno operando in remoto, dall’inizio della pandemia e fino alla sua conclusione. Alleanza ha risposto positivamente per gli Impiegati Amministrativi, a cui verrà dato un contributo di €. 30 mensili per gli ultimi sette mesi del 2020 (lo stesso rimborso lo avevano già ricevuto a marzo ed aprile scorsi) in un’unica tranche di €. 210 a dicembre, nulla ci è stato detto per il 2021. Per i produttori, invece la risposta aziendale è stata che essi non hanno diritto a nulla, poiché le spese per lo svolgimento dell’attività sono già comprese nelle provvigioni. Abbiamo ricordato ad Alleanza che i ristori non hanno nulla a che vedere con le provvigioni e che rappresentano un contributo per tutti i lavoratori che operano da remoto per compensare parzialmente l’aumento delle varie utenze, piuttosto che la predisposizione di una postazione con strumenti idonei. Questo era lo spirito dell’accordo di Gruppo, che rimandava alle singole aziende per l’attuazione. Infatti, anche la rete dei produttori Generali ha ottenuto con un accordo questo ristoro dall’inizio della pandemia e fino al prossimo mese di marzo. Evidentemente, i produttori di Alleanza, che stanno performando talmente bene anche nel 2020, non meritano nemmeno questa attenzione da parte aziendale.
Purtroppo, non ci è stato possibile informarvi prima sugli esiti degli ultimi incontri, poiché abbiamo cercato di mantenere l’unità sindacale con FNA e SNFIA, che avevano cambiato atteggiamento e non condividono più quanto stabilito sei mesi fa e, soprattutto, quanto emerso e votato dai lavoratori durante le assemblee che abbiamo svolto negli ultimi mesi.
Queste OO.SS. permangono, di conseguenza, in agitazione sindacale, finché l’azienda non muterà atteggiamento, ed avvieremo le prime azioni di protesta su cui vi aggiorneremo nei prossimi comunicati.
I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA