dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
24 novembre 2020
Nei giorni scorsi si è svolta, in modalità “a distanza”, la Trimestrale di Area.
Il Direttore commerciale Retail, Vincenzo De Marino, ha dapprima illustrato l’andamento commerciale al 30 settembre della nostra Direzione Regionale: tutti i territori commerciali sono in linea con i budget assegnati e la DR risulta essere al primo posto in BdT.
Si è poi lungamente soffermato su quanto sia importante l’organizzazione del tempo e la gestione delle priorità: i colleghi devono organizzare il proprio lavoro, questo è l’input che i Direttori di Area stanno trasferendo ai Direttori e ai gestori.
De Marino ha poi sottolineato come l’NPS della Banca, e in particolare della nostra DR, siano cresciuti e continuino a mantenere un trend positivo.
Anche Stefano Zingaretti ha voluto rimarcare il buon andamento del NPS nei nostri territori e l’importanza di questo dato.
Ci ha piacevolmente stupito che l’Azienda abbia evidenziato questo dato: i colleghi si potranno sentire confortati da questa notizia che, a differenza di quanto gli viene detto da alcuni responsabili in certe riunioni, certifica che sono gentili, educati (noi non avevamo dubbi al riguardo) e apprezzati dai clienti per la loro professionalità.
Essere apprezzati dai clienti, nonostante le difficoltà in cui si opera quotidianamente, non è cosa di poco conto: il problema della carenza degli organici, già evidente, è letteralmente esploso durante il contesto pandemico e non si può a nostro avviso risolvere con una migliore “organizzazione del tempo”.
Il tempo del lavoro è composto di 7,30 ore e i colleghi non lo possono triplicare per svolgere tutte le attività richieste quotidianamente:
- fissare gli appuntamenti per riempire le agende;
- partecipare a continue riunioni Skype sui focus commerciali, spesso comunicate con scarso preavviso, che comportano, quindi, una riorganizzazione degli appuntamenti;
- ricevere i clienti ed offrire consulenza professionale;
- inviare OAD;
- lavorare le liste;
- rispondere ai clienti che chiamano per prendere appuntamento in filiale;
- rispondere ai messaggi sull’ internet banking;
- a fine giornata richiamare i clienti perché nella propria filiale ci sono 200 telefonate inevase al giorno;
- lavorare il proprio portafoglio e magari anche quello dei colleghi assenti.
Tutto questo in un Paese in EMERGENZA SANITARIA…dove per COVID si ammalano anche i colleghi!
A tal riguardo abbiamo ricordato all’Azienda che le recenti ispezioni dell’ASL in alcune filiali hanno evidenziato, oltre ad altro, la necessità di mantenere alto il livello di attenzione sul rispetto rigoroso delle regole, a cui i Direttori, in qualità di preposti, devono essere continuamente sensibilizzati. La legge riconosce infatti proprio in capo alla figura del PREPOSTO il ruolo esecutivo, ovvero la responsabilità dell’applicazione delle misure di prevenzione che l’Azienda dispone.
Pertanto, sarebbe utile che tutta la struttura gerarchica a cui fanno riferimento i Direttori si preoccupasse di sensibilizzarli anche sulla massima attenzione alle cautele sanitarie, invece che concentrarsi in via esclusiva sugli aspetti commerciali.
Il contingentamento degli accessi in filiale rimane uno degli elementi indispensabili per prevenire il contagio e pertanto deve essere rigorosamente rispettato e non derogato nel “NOME DEL BUONSENSO”, che come abbiamo sperimentato evidentemente riveste carattere di assoluta soggettività.
Rilevata l’impossibilità di distanziamenti adeguati tra le varie postazioni dei colleghi delle Filiali Imprese, spesso presenti fisicamente sebbene l’organizzazione del lavoro, in particolare nella Filiale Imprese, si presti maggiormente alla modalità smart working, abbiamo sottolineato l’esigenza di incentivarne l’utilizzo per questi colleghi e sollecitato in generale l’Azienda rispetto ad una maggiore diffusione di questa modalità di lavoro per tutte le figure della Rete, soprattutto per i colleghi destinatari delle previsioni dell’accordo sulla genitorialità e per la fruizione della formazione, al fine di consentire in generale una rarefazione delle presenze e favorire la conciliazione vita-lavoro.
Abbiamo chiesto all’Azienda di considerare, nella pianificazione delle attività quotidiane, anche il tempo per la sanificazione della propria scrivania che i colleghi devono effettuare tra un cliente e l’altro e magari anche il tempo per riprendere “fiato”, non solo inteso in senso figurativo.
Piano di trasferimento degli Uffici sulla piazza di Bologna
È in corso un piano di riallocazione/spostamento di unità organizzative sul territorio di Bologna, che prevederà sia la modifica degli spazi e del layout di uffici esistenti sia il trasferimento di uffici in palazzi/piani diversi da quelli attuali: da tale manovra sono interessati i palazzi di Via Indipendenza, Via Rizzoli, Via Farini e Piazza San Domenico.
La riallocazione degli uffici, come riportato dalle fonti aziendali, è motivata da ragioni di implementazione e di messe a norma di aree impiantistiche (ad esempio per i palazzi di Via Indipendenza e Via Rizzoli), da ragioni di ottimizzazione degli spazi (tradotto=risparmio costi) e dall’esigenza di riordino funzionale di strutture e uffici.
Sebbene le presenze nei Palazzi siano attualmente contingentate per le ragioni connesse all’emergenza Covid-19, riteniamo necessario seguire da vicino questa complessa operazione – che dovrebbe terminare entro il primo trimestre del prossimo anno –, invitando le Colleghe e i Colleghi a segnalare ogni elemento di criticità che dovessero riscontrare, anche relativamente agli aspetti di salute e sicurezza, per i quali saranno fatte le opportune segnalazioni agli RLS competenti.