Scarica il poster – Esiste una violenza subdola e silenziosa che le donne subiscono in moltissimi ambiti della propria vita. Uno di questi è l’ambito economico: senza un lavoro, mal retribuite, precarie non si può fuggire dalla violenza. Il capitalismo è la principale causa della crisi e della povertà ed è una delle principali fonti di oppressione di genere: la sua mossa chiave è stata separare la produzione delle persone dalla produzione del profitto, relegando le donne ad una funzione subordinata rispetto a quella degli uomini.
Il capitale, che considera il denaro la cosa più essenziale, evita di pagare il lavoro riproduttivo delle donne e le esclude da quello produttivo, così la vulnerabilità economica le rende impossibilitate, anche quando ne abbiamo coscienza, a fuggire alla violenza.
Il controllo, la manipolazone, nei casi di violenza domestica passa dal controllo dei soldi dal quale spesso le donne sono escluse.
Le donne vengono uccise soprattutto quando decidono di ribellarsi, quando dunque hanno preso coscienza di ciò che subiscono ma non hanno i mezzi materiali per allontanarsi dai propri aggressori.
Non chiediamo comprensione, chiediamo Lavoro dignitoso, stabile e e giustamente retribuito.