OPLÀ: Informativa sul nuovo modello OP
Informativa sull’ incontro inerente il nuovo modello OP tenutosi a distanza il 3 novembre 2020
Le OOSS sono state convocate dall’azienda al tavolo tecnico, cui sono stati invitati i coordinatori nazionali, per ripresentare il modello di riorganizzazione della rete OP motivato dalla necessità di agevolare un’evoluzione di carriera, migliorare la produttività e mantenere la sostenibilità della rete stessa.
Questa volta il modello è stato presentato senza indicazione numerica dei programmi connessi ai vari step all’interno dello stesso livello, ma indicando con un istogramma la loro variazione rispetto al 2020 con rigidità funzionali al consolidamento delle competenze anche se non sono previste limitazioni nella vendita dei prodotti a catalogo legate allo step di appartenenza.
In particolare si è definito questo piano un investimento triennale in competenze ed un percorso per accompagnare anche formativamente l’evoluzione del ruolo.
In sintesi il piano prevede la divisione in tre step del primo livello, definito consulente Junior, famiglia o senior a seconda dell’anzianità con impegni produttivi diversificati e analoghi a quelli del secondo livello per coloro che avessero raggiunto i 5 anni dell’assunzione.
In riferimento al secondo livello il progetto evidenzia solo un aumento del programma produttivo.
In merito al terzo livello la nuova organizzazione distingue tra tutor, Kam Wealth e Kam PMI con forte diversificazione nei livelli di programma, anche solo vita o solo danni, alleggerendo la produzione individuale del tutor allo scopo di meglio distinguere profili e ruoli manageriali e di rafforzarne la produttività.
Analogo ragionamento per il quarto livello diviso in Group Leader, Welfare e EB specialist ed esperti di vendita retail a supporto delle agenzie.
La risposta di tutte le OOSS è stata di reputare necessario un tempo adeguato per valutare l’intero progetto ed esprimere il proprio punto di vista, anche in considerazione del periodo di pandemia che stiamo vivendo.
La Compagnia ha risposto che, pur disponibile ad un altro incontro di approfondimento, già a dicembre vorrebbe presentarlo alla rete per renderlo operativo da anno nuovo.
Il nostro intervento come Fisac ha ricordato le perplessità espresse già a febbraio per l’intreccio che attuando tale modello potrebbe presentarsi con le funzioni indicate nell’inquadramento definito dal CCNL, anche se le mansioni oggi realizzate nel quotidiano non sono più le stesse.
Anzi ci saremmo aspettati in un momento così terribile per la salute nel nostro Paese e nel mondo che l’azienda aprisse l’incontro fornendo un’illustrazione sullo stato dei contagi sviluppati nella rete e nelle agenzie, la direzione commerciale desse un segnale chiaro di interruzione di messaggi volti a sviluppare al massimo grado l’attività in visita quando da parte governativa si chiede in ogni modo di lavorare da remoto e che si attuasse una dotazione tempestiva di mezzi di protezione individuale e di tablet ai neoassunti, cosa che attualmente non succede.
Altresì ci saremmo attesi la dichiarazione di uno stop alla verifica della produttività a fini monitori, stante il blocco dei licenziamenti disposto fino ad anno nuovo.
Parimenti, rivolgendo uno sguardo al futuro, ci saremmo aspettati che si parlasse delle conseguenze del mandato unico agenti, che prevede la possibilità per le agenzie ex AG di rinunciare alla collaborazione della rete op ( conseguenze che impatterebbero sulla sede di lavoro che potrebbe essere molto distante dalla residenza e sulla possibilità di continuare a sviluppare il portafoglio personalmente acquisito o affidato e codificato), di iniziare a parlare di programmi produttivi 2021 in termini numerici per consentire alla rete di avviare una pianificazione ed un programmazione, oltre che di una risposta alla mail inviata il 14 ottobre con l’elenco di tutte le questioni aperte e non risolte a cui non abbiamo ricevuto risposta, questioni tra cui centrale è la richiesta di strumenti di sostegno economico.
Si aggiunga che pensando a progettare il futuro della rete non si può non tenere conto della fortissima e repentina attuazione della digitalizzazione e dell’informatizzazione di tutti i processi di vendita che richiedono un modello organizzativo nuovo e non elaborato più di un anno fa, ante scenario Covid, e realizzato su un impianto vecchio di quaranta anni.
In conclusione il nostro intervento ha precisato che l’espressione di una nostra valutazione sarà fortemente legata al coinvolgimento del segretario generale e del segretario con delega agli assicurativi e che pur sempre favorevoli allo sviluppo delle carriere ed alla crescita professionale ci sembra che questa riorganizzazione intenda rafforzare il numero di terzi e quarti livelli soprattutto grazie all’aumento dei programmi di lavoro dei primi e secondi livello (attualmente circa 2.000) che guadagneranno meno dalle incentivazioni piuttosto che grazie all’investimento economico dell’azienda per lo sviluppo delle carriere.
In attesa di un ulteriore incontro di approfondimento siamo a disposizione per ulteriori precisazioni e chiarimenti.
Elisabetta Masciarelli
Coord. Naz. OP Fisac GI