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ZONA ROSSA AL BANCO
Carissimi colleghi, lunedì abbiamo dedicato l’intera giornata di lavori al tema emergenza sanitaria.
Nel corso della mattinata le scriventi segreterie aziendali hanno incontrato tutti i nostri RLS ed, al pomeriggio, insieme ai Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza (RLS), abbiamo incontrato l’azienda, ivi compreso il nuovo RSPP ed il medico aziendale.
Innanzitutto abbiamo chiarito all’azienda come interesse di tutti sia non quello di attenersi ai “minimi di legge”, ma di tendere alla massima sicurezza possibile, pur nella consapevolezza, ovviamente, che la sicurezza assoluta in questo campo non può purtroppo mai aversi.
Gli RLS hanno fatto notare come, purtroppo, le attuali procedure seguite dall’azienda, con le attuali tempistiche di effettuazione dei tamponi dalle ATS, non sono più in grado di intercettare il rischio di contagio nelle filiali
Queste sono state le nostre richieste:
La Procedura di Emergenza Covid-19, peraltro non sottoscritta dagli RLS, è il protocollo definito sull’operatività in caso di rilevazione di casi positivi e risale ad aprile. Da allora l’evoluzione della pandemia ha avuto un fortissimo balzo ed è necessario aggiornare rapidamente il vademecum per poterlo mettere a disposizione di tutti i colleghi, che, in caso di difficoltà, devono sapere come comportarsi.
Sanificazioni. Riteniamo che le sanificazioni debbano essere effettuate ogniqualvolta si palesi la presenza nelle nostre dipendenze di casi sospetti o conclamati di positività, a prescindere dal lasso temporale intercorso (attualmente 8 giorni in caso di accertata positività). La presenza statisticamente alta di asintomatici impone di essere prudenziali al massimo.
Tanto più negli stabili dove il rischio è amplificato dal numero di lavoratori presenti. Esempi eclatanti sono Cagliari-Viale Bonaria e Sassari-Carbonazzi, dove nonostante le richieste degli RLS su alcune criticità manifestatesi, non si è mai proceduto ad effettuare una saturazione col gas (di quelle, per intenderci, che vengono invece prudenzialmente e periodicamente effettuate in alcuni stabili della D.G.).
Tamponi. Non tutte le tipologie di tamponi innescano l’attivazione delle procedure di emergenza, ma il tempo è fondamentale. Pensiamo sia utile utilizzare i risultati pervenuti tramite strutture mediche non accreditate, tenuto conto che tali strutture sono comunque obbligate ad informare l’ATS in caso di positività da loro rilevata.
Tracciamento. Una volta avuto notizia di un positivo, accertato anche tramite struttura privata, tutti i contatti diretti vanno posti in quarantena. Per questo motivo e per mantenere la necessaria operatività negli uffici e nelle filiali va dato il massimo impulso possibile agli strumenti di smart working e smart learning, fermo restando negli altri casi l’utilizzo di permessi retribuiti. Non ci devono essere indebite pressioni sui colleghi, per fare usufruire giornate di ferie non programmate al fine di diminuire la presenza in filiale.
Distaccati. I nostri colleghi, in distacco presso altre aziende del gruppo, non sono figli di un dio minore. Gli stabili presso i quali lavorano sono spesso di proprietà del Banco ed i colleghi sono dipendenti del Banco. Non ci devono essere disparità di trattamento e gli RLS titolati dalla legge sono gli RLS del Banco.
Mascherine. Abbiamo richiesto che vengano fornite a tutti i colleghi le mascherine FFP2 che, contrariamente alle chirurgiche, sono considerate dispositivi di protezione individuale.
Informativa. Le informative agli RLS debbono essere precise e regolari. Solo così i nostri colleghi RLS saranno nelle condizioni di dare un supporto tempestivo agli uffici ed alle filiali.
Termoscanner. Abbiamo richiesto che vengano installati nei nostri stabili. Per noi sono indispensabili sia per i colleghi, ma soprattutto per monitorare la clientela
Gratuità tamponi. Abbiamo chiesto la possibilità di effettuare gratuitamente il tampone presso strutture private, nel caso in cui sia prescritto dal medico di famiglia.
Smart working e Smart learning. Pensiamo che lo strumento principale per attenuare i rischi dei colleghi e mantenere la nostra produttività sia un massiccio ricorso a queste modalità di lavoro da remoto. Continuiamo a denunciare l’eccessiva discrezionalità nella concessione dello strumento.
Ecco il risultato dell’interlocuzione con l’azienda.
La Procedura di Emergenza Covid-19 sarà aggiornata ed i nostri RLS stanno già facendo avere le proprie proposte. Sulle sanificazioni ed i conseguenti tracciamenti le distanze sono ancora ampie, ma noi saremo intransigenti e costruttivi con le nostre idee maggiormente prudenziali.
Per quanto riguarda i distaccati, a seguito delle pressioni fatte, domani ci sarà un incontro dedicato cui parteciperanno i nostri RLS, con il consueto atteggiamento collaborativo.
Sui termoscanner l’azienda ci ha risposto che non li ritiene al momento utili e strumentali al contenimento dei casi.
Sul capitolo mascherine FFP2 ci siamo confrontati. L’azienda si è impegnata a fornirle a tutti i lavoratori, ma le tempistiche relative non sembrerebbero soddisfacenti.
Per quanto riguarda la riduzione della presenza fisica, si andrà ad aumentare in maniera importante sia il numero delle licenze smart working sia l’utilizzo delle stesse. Conseguentemente sta iniziando nuovamente una maggiore turnazione in centro, semicentro e rete. A brevissimo dovrebbe essere on line il nuovo portale E-Learning di gruppo.
Non basta!
Non ci basterà!
Ci pare possa essere questa la definizione di sintesi. Per il sindacato l’azienda si attiene in maniera eccessivamente scrupolosa ai protocolli in essere. Bontà sua, qualcosa in più è stato ottenuto….Ma troppo poco. Dobbiamo, nel nostro ruolo, rappresentare come i colleghi non si sentano adeguatamente tutelati.
Il sistema sanitario è al collasso. Evidentemente non potremo continuare ancora in queste condizioni. Le risposte devono essere all’altezza della gravità della situazione, perché il virus sta entrando nelle nostre case e nei nostri uffici. E’ un nemico infido e pericolosissimo. Il Banco di Sardegna ha appena pubblicato i risultati di bilancio che certificano il valore del nostro impegno. Ma la salute nostra e dei nostri clienti non può essere un costo.
Come al solito vi invitiamo a rispettare e far rispettare in maniera rigorosa le misure di contenimento del virus in essere. Le mascherine debbono essere utilizzate sempre. Non si deve mangiare insieme. Vi invitiamo a sensibilizzare tutti al corretto utilizzo dei dispositivi e del materiale igienizzante, anche per evitare eventuali rivalse ex post.
Sarà nostra cura tenervi aggiornati sui prossimi sviluppi
Sassari, 11 novembre 2020
Le Segreterie di Coordinamento Banco di Sardegna
FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN