Deutsche Bank: ‘Il Giornalino’ n.10 – novembre 2020

Corsi e ricorsi…
perché la Formazione è sempre utile

Hanno un bel dire quei capi che, come risulta da evidenze documentate, invitano i Colleghi a lavorare “ lasciando scorrere i corsi sul computer e provando a rispondere solo al test finale”.

D’altro canto “business is business” e perdere tempo a capire come, perché ed a chi vendere qualcosa in effetti non aiuta a produrre revenues, anzi in qualche caso potrebbe insinuare dubbi inopportuni…

In realtà i corsi servono, eccome.

Se si frequentano seriamente non sono pochi gli spunti e le notizie interessanti. E se talvolta ci piglia scoramento nel vedere quanta distanza vi possa essere tra la teoria insegnata e la pratica vissuta, in qualche frangente si colgono dettagli di indubbio interesse che vanno anche al di là dello stesso argomento che si sta studiando. E’ il caso di un corso sulla “Cyber security”.

Ora, non vorremmo pensaste che abbiamo un debole per l’argomento… il fatto è che in un passaggio si cita esplicitamente la modalità di utilizzo di propri strumenti personali per lavorare (nel nostro caso per ora si tratta dei telefoni) ovvero il ben noto BYOD (Bring Your Own Device).

Se ne citano pregi e difetti, ovviamente declinati dal punto di vista aziendale ma egualmente significativi anche per i Lavoratori.

Citiamo testualmente i vantaggi che il corso attribuisce agli strumenti BYOD:

• favoriscono la condivisione (?),

• facilitano gli scambi lavorativi (?),

• riducono i costi (per l’azienda, sia chiaro),

• aumentano la produttività (in sostanza si ritiene che si lavori di più),

• favoriscono l’innovazione (tanto al telefono pensa il Dipendente che magari si tiene tecnologicamente aggiornato),

• aumentano la flessibilità (c’entrano orario di lavoro e disconnessione?),

• aumentano la soddisfazione (questo va troppo oltre la nostra comprensione).

Obiettivamente si fa però anche un elenco dei problemi:

• uso promiscuo e contemporanea presenza di informazioni personali e aziendali sullo stesso dispositivo (saranno anche compartimentate me ci sono entrambe),

• facilità di furto e smarrimento dei dispositivi personali, in particolare smartphone e tablet (vale anche per i dispositivi aziendali ma se ho tutto su un solo apparecchio tendo ad averlo con me anche fuori servizio amplificando inevitabilmente questi rischi),

• vulnerabilità tecniche dei dispositivi progettati per uso privato con minore attenzione all’infrastruttura di sicurezza a favore della facilità di utilizzo (non c’è molto da aggiungere).

Non c’è che dire, siamo in sintonia speculare sui vantaggi ma pressoché assoluta sui rischi.

Ognuno decida come creda ma noi possiamo ormai affermare senza tema di smentita: “te l’avevamo detto”…

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